I lavoratori del comparto mobilità in Umbria incroceranno le braccia, aderendo allo sciopero nazionale di 24 ore nel comparto mobilità: le lavoratrici ed i lavoratori del Tpl, delle Attività Ferroviarie e dei Servizi si fermeranno i prossimi 31 marzo e primo aprile. Le Segreterie Regionali Umbria Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl trasporti, Orsa Trasporti, Faisa – Cisal Fast denunciano, in questo modo, l’atteggiamento che definiscono “di irresponsabile chiusura da parte delle associazioni datoriali, che hanno impedito sino ad oggi una positiva evoluzione della vertenza”.

I sindacati si ritroveranno alle ore 11 del primo aprile in piazza Italia, dove si svolgerà una manifestazione unitaria per protestare “contro la mancata sottoscrizione del Contratto nazionale da oltre due anni, contro i tagli al trasporto pubblico locale su gomma e su ferro, contro le violazioni contrattuali”.

“Senza contratto nazionale –scrivono le sigle sindacali in un comunicato- il lavoro è meno rappresentato e più debole, i diritti e le tutele sono messi in discussione e il salario perde potere d’acquisto e non è garantito. La manovra economica penalizza i trasporti, il taglio delle risorse condanna il Tpl su gomma e su ferro ad una crisi profonda ed irreversibile. Il governo deve garantire almeno il rispetto dell’intesa raggiunta con la conferenza delle Regioni per un reintegro di 475 milioni di euro a favore del settore. Il ripristino delle risorse finanziarie tagliate è indispensabile per dare a tutto il trasporto pubblico locale una prospettiva e per evitare che vengano ridotti treni ed autobus, aumentate le tariffe e licenziati i lavoratori, nonché per togliere alle associazioni datoriali l’alibi con il quale hanno impedito sino ad oggi l’attuazione dell’ipotesi di accordo siglata il 30 settembre 2010 sul nuovo Ccnl della Mobilità”.