L'urgenza allarmata di un consigliere che contiene "moltitudini". Liliana Segre "bicittadina" onoraria e gli artisti per caso al Festival
Se accenniamo alla statura politica, manifestatasi, a sprazzi, nel Consiglio Comunale del 25 marzo a Spoleto, non intendiamo certo trattare l’argomento inteso come centimetri di altezza, anche perché qualche recente studio confermerebbe che chi è molto alto vota a destra. Ma, nel caso specifico, ci interessa di più l’ampiezza, la vastità, intellettuale che come l’onestà, è difficilmente circoscrivibile con strumenti di misura. In effetti si può essere sopraffatti da un intelletto inarrestabile, la storia ce lo insegna. Lo conferma in una sua canzone anche il Premio Nobel Bob Dylan, che un tempo passò in Umbria, e pertanto qualcosa deve aver imparato dagli “intelletti” a disposizione: I contain moltitudes-Contengo moltitudini.
L’antefatto
Per comodità dei più, ricordiamo l’antefatto. Nel consiglio comunale del 21 marzo ultimo scorso, l’assemblea comunale è stata chiamata a votare una inversione dell’Ordine del Giorno per mettere in prima linea (tra i primi punti da trattare) la discussione sull’allarme contenuto in una mozione urgente del Consigliere Enzo Alleori (ex-Civici X e ora Gruppo Misto) in cui si rendeva noto al popolo spoletino l’arrivo della cinica e “lupenga” (affamata) Cimice Asiatica.
Più di un consigliere, di minoranza e maggioranza, ha roteato gli occhi all’indietro, come Linda Blair nell’Esorcista. Ma quando l’argomento agreste e fito-drammatico viene proposto dal consigliere Alleori, a Spoleto in pochi (tranne il sindaco Sisti, notoriamente agronomo fino fino) riescono a metterci bocca. E le argomentazioni bucoliche diventano ineffabili ed indiscutibili.
Ed è qui che si materializza, in tutta la sua ampiezza, la statura politica, etica e morale di chi propone l’argomento. Intanto è stato necessario andare ad informarsi e a studiare ad un convegno a Vitorchiano “alta Tuscia”, conferma il relatore Alleori, con un certo tono aumentato di ottave e scandendo sillaba dopo sillaba. Quindi se non ci siete mai andati, forse non potete comprendere fino in fondo che problema si sta trattando.
Nel suddetto incontro, si è discusso ampiamente sui destini del mondo dopo la comparsa dei primi casi di aggressione di Cimice asiatica. Da qui l’urgenza della trattazione nel massimo consesso assembleare spoletino. A quanto riferito dal Consigliere “Misto”, le regioni “Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana”, oltre l’Alto Lazio (che ha stanziato ben 150mila euro per il problema), sono ormai sotto scacco di questo “insetto alieno”. Le piantagioni più colpite, oltre molti tipi di albero da frutto, sono quelle di alloro. In pericolo assoluto dunque le spiedate di fegatelli, grassoemagro e uccelletti.
Enzoabito e Samurai
La cosa che più provoca sgomento, in ogni caso, è che la Cimice Asiatica è “aliena” e dunque non sappiamo proprio come combatterla. Essa si mimetizza e, per citare un celebre film sugli alieni – Man in Black – spesso utilizza un Edgarabito, che per Spoleto ribattezzeremo Enzoabito. Un raggio laser forse potrebbe aiutare, ma Alleori ci fa sapere che sono utili le esche al sapone di marsiglia o all’aglio (pure vampire ste cimiciacce). Poi il valore della statura politica si estrinseca: Alleori (che ha una soluzione per tutto) conferma che per combattere la bestiaccia può essere utile un parassitoide noto come Vespa Samurai.
Giustamente se quella maledetta viene dall’Asia, mica gli puoi mettere appresso un Giannizzero turco per sterminarla. Ci vuole per forza un lottatore della stessa razza e tecnica come un Samurai, per giunta. Banzai Alleori!
Apprendiamo inoltre che provvedimenti simili sono già stati attivati da “Regioni come Veneto, Piemonte, Lombardia e… Fruli!”. E se c’è pure il Fruli, la cosa si fa serissima. L’avemmo già a scrivere, contro Alleori “nun ce poi fa gnente!”
Infine il monito definitivo, di colui che ormai viaggia ad alti livelli: “Questi detti, sono piccoli accorgimenti. Ma un fattore importante per me è anche quello di una buona comunicazione, perché faccio un appello anche alla stampa affinché promuova anche una informativa bene… dalla piccola stampa alla grande stampa, dai giornalini ai fumetti, chiunque sia. Basta che sia stampa! Facciamo conoscere questa lotta che si può inoltrare”. In effetti l’inoltro è sempre determinante, in casi di discussione sui problemi (vedi la raccomandata A/R).
Giornalisti fumettieri
E così noi, noti autori di stampa di tipo fumettistico e parassitoide (Banzai Tuttoggi!), prendiamo in parola il Consigliere statista e vi rendiamo noto, per informarvi quel tanto che basta, che è dal 2019 che l’Italia è interessata dalla Cimice asiatica. Basta fare una piccola ricerca su Google e tutto si rivelerà agli occhi del lettore. Ci sono anche articoli di giornalisti seri che risalgono al 2016. Andare fino a Vitorchiano per decretare una simile urgenza nel 2024, da discutere poi in Consiglio Comunale a Spoleto, scavallando un Ordine del Giorno già stabilito, rende edotto il cittadino sulla ampiezza della statura politica, appunto.
Ma se non vi basta, abbiamo una ultima piccola informazione da disegnatori di fumetti. Sapete chi si deve occupare per competenza specifica della lotta alla Cimice con gli occhi a mandorla, chi può prenderla seriamente a sciabolate con la katana di Hattori Hanzō? E’ la Regione Umbria, l’unica che ha competenza nella materia e alla quale si può solo segnalare il problema. Parola di Sindaco Andrea Sisti, che, interpellato nella stessa seduta, ha dovuto gioco-forza confermarlo. Quasi due ore di discussione per inquadrare un problema che va comunque risolto da un ente diverso dal Comune. Ma, soprattutto, il suggello del voto a favore della mozione da parte della maggioranza consiliare. Su 24 presenti, 17 voti favorevoli, 6 astenuti e un voto contrario. Segno evidente di solidarietà politica e intellettuale con il consigliere allarmiere.
Ecco! Che ne dice Consigliere Alleori, abbiamo eseguito una “informativa bene…”, come ci aveva chiesto con il suo appello?
E se la Statura Politica va di pari passo anche con l’onestà intellettuale, il consigliere allarmante dovrebbe trarne conseguenza e decidere se sia il caso di praticare l’unica via d’onore per il Samurai che sbaglia: l’esilio politico. Ce ne faremo una ragione e alla cimice, al posto del Samurai, invieremo l’esca all’aglio che, se si salva un po’ di alloro, magari una spiedata la rimediamo.
Fine della piccola storia di una Cimice asiatica che si pappò un Consigliere statista e la sua maggioranza.
SEGRE “BICITTADINA” ONORARIA
A proposito di statura e di statisti; non è che rivotare per la seconda volta a distanza di tre anni la Cittadinanza onoraria a Liliana Segre sia proprio un esempio di politica con la P maiuscola. Già nel 2020 la mozione, a firma delle consigliere di Ora Spoleto, Camilla Laureti e Luigina Renzi, passò all’unanimità ma non se ne fece più nulla causa l’impossibilità della Senatrice a vita di ritirare di persona il certificato. Onorificenza che, nel frattempo, almeno un centinaio di Municipi di tutta Italia concedevano alla Segre, tra cui le vicine Terni, San Venanzo e Todi (quest’ultima la concesse on line!). Anche perché, nel frattempo, la Segre ha quel brutto difetto tutto umano di andare avanti con l’età (e che Dio la conservi così per altri 100 anni) e i tanti impegni non le possono consentire di essere ovunque. Peraltro, se la memoria non ci inganna, già nel 2001 Spoleto concesse la cittadinanza all’indimenticato Giovanni Carandente che non potè presenziare alla cerimonia.
Tutta quindi da comprendere la mozione del consigliere Paolo Piccioni di riportare al voto l’Aula, forte, a dire dei colleghi, che stavolta la senatrice verrà a Spoleto: ieri si è registrata una seconda unanimità. Spoleto quindi vuole fortemente la Segre come sua concittadina, che la politica si spicci a consegnargli l’attestato, anzi il bi-attestato.
ARTISTI PER CASO
In un clima già di per sé difficile per le tante incomprensioni e lacerazioni che interessano la maggioranza, non poteva mancare la discussione della mozione dei 5Stelle locali, al secolo Bonanni e Morganti, felici come una Pasqua della proposta di impegnare il Sindaco – la facciamo breve – a regolamentare l’orario notturno in centro storico affinché “gli artisti possano suonare fino alle 3 di notte”. Anche qui c’è un antefatto: la sera d’estate dello scorso anno, in pieno Festival, quando Baricco & Co. improvvisarono un flash mob musicale in piazza del Mercato, fermato dalle forze dell’ordine vista l’ora tarda e amplificato da un gruppo dei soliti schiamazzatori ubriachi che stava alzando la temperatura della piazza (e dopo almeno 2 passaggi delle pattuglie, sperando che si capisse l’aria che tirava).
Il duo Bonanni-Morganti ha subito capito che le cose si mettevano male anche tra i banchi della maggioranza, con l’opposizione che chiedeva lumi sul perché si fosse indicato le 3 di notte e non le 2 (o le 4), se tale proposta, come annunciato dagli stessi, era stata condivisa con i cittadini che abitano tutto l’anno in centro e sono continuamente tormentati da atti di vandalismo e schiamazzi a tutte le ore. E ancora, a quale figura di artista si rivolge la mozione: a quelli regolarmente censiti dal Festival oppure ad uno show tipo quelli del mai dimenticato Tommaso Nardone con la fisarmonica, possibilmente a bagno nella fontana?
Così, vista la mal parata e con un certo timore segreto di perdere consensi in centro storico (che fa pur sempre 3mila abitanti, quasi tutti elettori), alla fine la mozione è stata ritirata per essere approfondita in Commissione. C’è quasi da giurare che fino alle prossime regionali non se ne riparlerà. Ovviamente di accelerare le promesse telecamere di sicurezza, di ordinare controlli notturni della Polizia Locale o assicurare il massimo decoro nel salotto buono della città nessuno ha fatto cenno.
LaMorale
La morale? Contenere troppe moltitudini non serve a “stricare” la cimice ma almeno salva la nostra prossima cittadina onoraria Liliana Segre. Evviva dunque!
(Ha collaborato Carlo Ceraso, fumettista di lungo corso)
(Modificato alle 19.43)