Un tubo che attraversa un palazzo, un quartiere, una città o un intero paese, per trasportare capsule con degli oggetti dentro in pochissimo tempo. Sembra una scena da fantascienza – familiare a qualsiasi fan del celebre cartone animato “Futurama” -, ma potrebbe divenire realtà grazie al progetto Pipenet, su cui da circa 8 anni lavora l'Università di Perugia insieme al Ciriaf (Centro interuniversitario di ricerca sull'inquinamento da agenti fisici), che sarà presentato stasera su Rai3 a “E se domani”. La trasmissione condotta da Alex Zanardi si dedicherà in parte al sistema di trasporto, che spera di divenire un nuovo standard per il movimento delle merci, in grado da ottimizzarlo riducendone allo stesso tempo l'impatto ambientale.
L'idea è semplice: delle capsule di dimensioni standard, circa un metro e mezzo di lunghezza per un metro di diametro, in cui stoccare la merce in quantità relativamente piccole. Le capsule poi vengono fatte correre all'interno di una rete di tubi, sotterranea o adagiata sul fondale marino, in grado di smistarle e farle arrivare a destinazione in breve tempo e senza ulteriori passaggi. Una sorta di “rete”, in cui far transitare, anziché i dati o degli stimoli elettrici, le merci fisiche, magari -se troppo grandi- “scomposte” in più parti.
Il progetto, curato dall'ing. Franco Cotana, dopo la ribalta di stasera, sarà presentato il 17 di questo mese a Shangai in un convegno sui sistemi di trasporto merci sottoterra.