Stagione di Prosa, Ugo Dighero interpreta l'Apocalisse di Ammaniti - Tuttoggi.info

Stagione di Prosa, Ugo Dighero interpreta l’Apocalisse di Ammaniti

Redazione

Stagione di Prosa, Ugo Dighero interpreta l’Apocalisse di Ammaniti

Lo spettacolo diretto da Giorgio Gallione al teatro dell'Accademia di Tuoro (venerdì 27 marzo) e al teatro degli Illuminati di Città di Castello (venerdì 10 aprile)
Gio, 26/03/2015 - 12:56

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Ultimo appuntamento col “botto” per la stagione di Prosa tifernate 2014/2015. Dai racconti di Niccolò Ammanniti, ecco Apocalisse, diretto da Giorgio Gallione e con protagonista Ugo Dighero, che si esibirà prima al teatro dell’Accademia di Tuoro, venerdì 27 marzo alle 21, e poi al teatro degli Illuminati di Città di Castello, venerdì 10 aprile alle 21.

I racconti di Ammaniti sono commedie grottesche, al limite dell’inverosimile, che utilizzano spesso un linguaggio senza ipocrisie, duro, spudorato e vorace; vicende paradossali dove il delirio comico e l’immaginario sfrenato convivono ed esplodono sulla pagina.

Apocalisse monta e incrocia in palcoscenico due racconti scritti in tempi molto diversi: “Lo zoologo” (tratto da “Fango”) e “Sei il mio tesoro” (pubblicato nel volume “Crimini”). Queste due storie si innestano nella vicenda di un uomo colpito da un morbo misterioso contratto con l’avvicinarsi di una sorta di Apocalisse globale, arrivata senza trombe del giudizio ad annunciarla. Ma ormai per lui e, teme, per tutti, qualsiasi processo biologico provoca disagio, dolore: dal camminare alla crescita della barba, dal sorridere al fare l’amore. Allora, barricato in una devastata casa-hangar, con le ultime forze scrive e racconta storie simbolo di questo progressivo disfacimento dell’umanità e del mondo. Vengono così evocati sulla scena zombie che prendono la laurea e folli chirurghi plastici, poliziotti antidroga dal grilletto facile, ultras demenziali e violenti, cabarettisti cialtroni e starlette formose dal dubbio talento.

Ne viene fuori uno spettacolo che è una perfida parodia di una società alla deriva, un po’ operetta a/morale e un po’ favola nera. Ma, lo sappiamo, nel tempo dell’Apocalisse le favole sono cambiate e “nella bocca dei poeti anche la bellezza è terribile”.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria

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