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Sport in classe con istruttori qualificati fin dai primi anni di scuola, approvato odg di Guerri

Redazione

Sport in classe con istruttori qualificati fin dai primi anni di scuola, approvato odg di Guerri

Ven, 07/05/2021 - 14:41

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La consigliera del Pd "Serve progetto pilota che metta al centro la cultura dello sport e la formazione dei più piccoli"

Sport in classe. Oltre a teoria e pratica delle varie materie previste da ogni ordinamento scolastico anche incontri e lezioni con istruttori qualificati delle diverse discipline e associazioni sportive.

Questo l’obiettivo dell’ordine del giorno di Letizia Guerri (Pd), approvato a maggioranza – astensione di Castello Cambia, Lega, Rigucci del Gruppo Misto e Nicola Morini di Tiferno Insieme – dal Consiglio comunale di Città di Castello.

A Città di Castello serve un tavolo permanente e un progetto pilota che metta al centro la cultura dello sport, la formazione dei più piccoli” ha spiegato Guerri, illustrando il documento che “invita sindaco e Consiglio a prendere in considerazione l’opportunità di istituire da subito una ‘cabina di regia’ in grado di prevedere e attuare cicli d’incontri in cui istruttori qualificati e appartenenti alle associazioni sportive locali possano formare e far conoscere le discipline sportive ai piccoli studenti, Favorendo così anche lo sviluppo psico-fisico, culturale e sociale dei ragazzi, la differenziazione dell’offerta sportiva nella Scuola primaria e al contempo un’attività promozionale gratuita per le associazioni sportive”.

Una proposta innovativa che muove i primi passi basandosi su dati concreti che fotografano un Paese con scarsa propensione all’attività fisica (circa il 72% degli italiani non svolge attività motoria in maniera sufficiente secondo i parametri consigliati dall’Oms – Fonte Istat). A Città di Castello, città dello sport e delle buone pratiche gestionali, oltre 12mila tifernati praticano durante l’anno una disciplina sportiva e 3mila sono tesserati a livello agonistico (a fronte di un dato nazionale di 4 milioni e 703mila tesserati): “Nella città che ha fatto dello sport veicolo di cultura e viceversa – ha precisato Guerri – deve essere primario investire nella formazione e salute dei nostri ragazzi”.

L’assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini ha ringraziato per l’ordine del giorno, “perché, specie in questa fase, c’è una sofferenza dei ragazzi. In Italia l’attività fisica ha poca considerazione mentre in altre nazioni è una disciplina importante. Accade anche all’educazione musicale. C’è necessità di approfondimento, bene il tavolo di coordinamento con i dirigenti specialmente della scuola primaria, segmento in cui i bambini si orientano su quale sport scegliere”.

Baglioni (Lega): “E’ un’iniziativa importante ma coinvolgiamo le società sportive con incentivi economici altrimenti le associazioni che aderiscono sono solo quelle grandi, penalizzando le discipline cosiddette minori”. Bucci (Castello Cambia): “Magari la scelta dello studente non è compatibile con i budget delle famiglie, l’idea andrebbe bene se potessimo integrare le rette per mantenere anche ex post la possibilità di praticare lo sport scelto. Non vorrei istituzionalizzare una pratica che è positiva solo per le associazioni”.

Morani (Psi): “In questo momento i videogiochi hanno preso il sopravvento e occorre cogliere tutte le occasioni per ribaltare questa situazione preoccupante. Questi stili di vita non aiutano la crescita. Quindi bene la proposta”. Arcaleni (Castello Cambia): “Il documento va incontro ad un problema reale: manca l’educazione fisica dentro la primaria fatta da laureati. Ma vedere accostate educazione fisica alla primaria e pratica sportiva veicolata da associazioni non mi convince molto. L’idea dell’odg è fare alcune lezioni su sport specifiche ma quando è accaduto sono stati richiesti contributi alle famiglie. Deve essere gratuito”.

Nella replica Letizia Guerri ha detto: “Lo Statuto del Coni ci dice che lo sport è un diritto fondamentale e se c’è una carenza nazionale va sanata. Garantiamolo anche ai più piccoli. Mettiamo intorno ad un tavolo dirigenti, Comune, associazioni e Coni per creare un sistema virtuoso che permetta a tutti i ragazzi di avere la stessa possibilità ed anche alle associazioni sportive. Il tavolo serve ad intervenire perché l’educazione fisica alle primarie non sarà introdotta a breve. Il Coni può essere garante di tutti per stimolare la pratica sportiva dopo un’emergenza sanitaria che li ha tenuti a casa”.

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