Un incontro tra Amministrazione comunale e sindacati dei pensionati per parlare di sicurezza stradale, in particolare della situazione che riguarda il sottopasso del ponte della ferrovia, in viale Marconi, soprattutto per la difficoltà di passaggio lungo il marciapiede, per i pedoni che conducono carrozzine ma anche per soggetti diversamente abili.
Ieri a Palazzo Comunale il vicesindaco Stefano Lisci ha incontrato le Segreterie Territoriali SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL. Nel corso della riunione, cui hanno partecipato il vicesindaco Stefano Lisci e Silvano Pompili dell’Agenzia Forestale, è stato infatti illustrato il progetto per il raccordo della pista ciclabile Assisi – Spoleto con il tracciato ciclabile della ex ferrovia Spoleto-Norcia, progetto che prevede tra le altre cose la sistemazione della sede stradale all’altezza del sottopasso per aumentare la larghezza del marciapiede restringendo la carreggiata.
Il progetto, del Comune di Spoleto, della Regione e dell’Agenzia Forestale, per complessivi 416mila euro, è concepito per collegare i due itinerari ciclabili e sarà sviluppato utilizzando la sede stradale della viabilità veicolare esistente, in particolare parte di via Pietro Falchi, via Armadori, via del Risorgimento, via Betti, parte di viale della Repubblica e di viale Marconi, Viale Trento e Trieste, parte di Via Cerquiglia e di via Flaminia, via Cacciatori della Alpi, via Cesare Micheli, via Francesco Angelo, parte di via delle Lettere fino al parcheggio del cimitero monumentale e poi l’entrata del percorso della ex Spoleto-Norcia.
Il crono-programma prevede che gli interventi, una volta approvato il progetto esecutivo e indetta la gara, dovrebbero cominciare entro il maggio prossimo ed essere conclusi entro 6-8 mesi. Il tracciato di collegamento si estende per 5 km.
“Questo è soltanto il primo di una serie di incontri – ha spiegato Lisci al termine della riunione – che intendiamo convocare con le forze sociali della città e per parlare di problematiche che riguardano la sicurezza stradale e le barriere architettoniche. Vogliamo intervenire in tutte quelle che criticità che rappresentano un disagio per i cittadini e per quelle persone svantaggiate che devono essere maggiormente tutelate”.