E’ un consiglio comunale decisamente più “rosa” quello insediatosi oggi a palazzo. Rispetto all’amministrazione Benedetti, dove le uniche quote rosa erano rappresentate da Daniela Tosti e Vincenza Campagnani, oltre alla presidente Patrizia Cristofori, il nuovo consesso può contare su ben otto esponenti del gentil sesso: Marina Morelli, Mariarita Dell’Anno, Silvia Rastelli, Maria Caporicci, Maria Cecilia Massarini e Ilaria Frascarelli nelle file della maggioranza, Carla Erbaioli e Laura Zampa all’opposizione.
Qui opposizione – Che per il 75% è targata PD. Un’esperienza nuova per il partito guidato da Matteo Renzi, largamente maggioritario a livello nazionale e sempre premiato fino ad ora a Spoleto dai risultati elettorali, che invece ora si trova a dover ricostruire un’identità locale che sembra aver progressivamente smarrito. I sei consiglieri eletti (Zampa, Lisci, Capitani, Martellini, Erbaioli più il candidato sindaco Rossi) sono entrati nella sala “Spoletium” in netto ritardo rispetto ai loro colleghi e con volti non proprio raggianti, mantenendo un profilo piuttosto basso durante tutto lo svolgimento dei lavori. Anche se, va detto, c’è stata immediata convergenza sul nome di Giampiero Panfili quale presidente del consiglio.
Qui maggioranza – Al contrario, tra i banchi della maggioranza si respirava un’aria di reale ottimismo, di “rinnovamento” appunto. I consiglieri più giovani non hanno fatto mistero di provare una certa emozione: d’altronde il compito che li aspetta nei prossimi cinque è tutt’altro che una passeggiata. Qualcuno scherzava paragonando il pomeriggio di oggi al primo giorno di scuola, altri invece si aggiravano tra i banchi controllando e ricontrollando che sul cavaliere ci fosse scritto proprio il loro nome.
I look – Particolarmente interessanti alcuni look sfoggiati dai consiglieri e dai componenti della giunta in questa prima uscita ufficiale. Tra diversi abiti per così dire “istituzionali”, completo scuro e cravatta per gli uomini e casto tailleur per le donne, sono spuntati anche sgargianti abiti floreali e qualche audace trasparenza, oltre ad una tenuta “all black” che non nasconde una certa nostalgia per la destra sociale di un tempo.
Riproduzione riservata ©