Spoleto, tocca ai cittadini l'identikit del dipendente comunale "modello" / Ma l’avviso va deserto - Tuttoggi.info

Spoleto, tocca ai cittadini l'identikit del dipendente comunale “modello” / Ma l’avviso va deserto

Redazione

Spoleto, tocca ai cittadini l'identikit del dipendente comunale “modello” / Ma l’avviso va deserto

Gio, 19/12/2013 - 23:20

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Jacopo Brugalossi

Cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, ordini professionali ed imprenditoriali. Tutti possono contribuire alla redazione del “Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Spoleto”. L’idea è stata del dirigente e comandante della Polizia Municipale Vincenzo Russo che, con un avviso pubblico, ha inteso aprire una procedura partecipativa destinata all’intera cittadinanza. Un’iniziativa che rientra nell’”operazione trasparenza” della P.A. ma che, a differenza di altre, presuppone una partecipazione attiva del tessuto sociale della città. In sostanza chiunque abbia proposte, consigli, osservazioni o semplicemente voglia dire la propria sulle norme di comportamento che i dipendenti comunali dovrebbero tenere può farlo consegnandole a mano all’ufficio protocollo o inviandole tramite posta o e-mail. Sarà cura del segretario generale Mario Ruggieri valutarle ed eventualmente inserirle nella relazione di accompagnamento al “Codice”. Come a dire che l’ultima parola spetterà in ogni caso all’amministrazione.

Norme di legge – Il documento prenderà spunto dallo schema del decreto del Presidente della Repubblica n.62 dell’aprile 2013, che reca appunto disposizioni in materia di “comportamento di pubblici dipendenti”. Ma a venire in soccorso all’amministrazione spoletina sono anche la legge n.190 del 2012 sulla “prevenzione e repressione della corruzione nella pubblica amministrazione” e il decreto legislativo n.33 del 2013 relativo agli “obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle P.A.”

Il dipendente modello – Nel “Codice di comportamento” enunciato dal decreto ci sono principi di carattere generale che presumibilmente non potranno essere oggetto di modifica in quello “spoletino”. L’articolo 4, ad esempio, specifica che i dipendenti comunali non possono chiedere o sollecitare, per sé o per gli altri, regali o altre utilità, salvo quelli effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia (per un valore massimo indicativo stimato in 150 euro). Mentre l’articolo 11 sottolinea che il dipendente possa utilizzare le attrezzature di cui dispone, i servizi telematici o telefonici dell’ufficio o i mezzi di trasporto comunali nel rispetto dei vincoli imposti, mai per scopo personale. E’ l’articolo 12, infine, a disciplinare i rapporti del dipendente con il pubblico, che devono rispondere ai canoni di cortesia, disponibilità, chiarezza espositiva e completezza d’informazione.

Nessuna segnalazione – L’iniziativa del duo Russo-Ruggieri, va detto, non ha riscosso al momento grande successo. A quanto è stato possibile apprendere gli uffici non avrebbero ancora ricevuto alcuna segnalazione, tanto che nei giorni scorsi è stato deciso di posticipare il termine dell’avviso dal 10 al 31 dicembre. Il timore dei dipendenti di una vera e propria “crociata della trasparenza” nei loro confronti, esasperata anche dal momento particolarmente delicato che il Comune di Spoleto sta attraversando, non sembra, almeno per il momento, aver ragione di esistere.

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