SPOLETO TIPICA, TUTTI FELICI. SIGNORA SPENDE 15MILA EURO. RAFFICA DI QUERELE: COMMISSIONE SPETTACOLI NEL MIRINO (Foto) - Tuttoggi.info

SPOLETO TIPICA, TUTTI FELICI. SIGNORA SPENDE 15MILA EURO. RAFFICA DI QUERELE: COMMISSIONE SPETTACOLI NEL MIRINO (Foto)

Redazione

SPOLETO TIPICA, TUTTI FELICI. SIGNORA SPENDE 15MILA EURO. RAFFICA DI QUERELE: COMMISSIONE SPETTACOLI NEL MIRINO (Foto)

Lun, 19/04/2010 - 22:22

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Il day after di Spoleto Tipica si apre all’insegna dell’entusiasmo. ma anche di qualch veleno che rende la kermesse tipica…mente spoletina. Questa mattina Simone Roccheggiani, amministratore della Acme Produzioni, la società che ha organizzato l’evento promosso da Comune, Ascom e ConSpoleto, ha dato mandato ai propri legali di verificare il comportamento tenuto dalla Commissione Spettacoli che sabato mattina aveva rilevato alcuni vizi circa il montaggio di un palco. Vizi che, a detta dell’imprenditore, non avrebbero comportato un collaudo negativo (stando almeno alla relazione) ma la necessità di adeguare a norma la struttura. Intervento che alle 16 era già stato compiuto ma che non avrebbe più trovato la Commissione disponibile a fare un nuovo sopralluogo. Non solo. Mentre al legale rappresentante veniva negato l’accesso al verbale, il contenuto dello stesso (sconosciuto persino al sindaco) veniva invece divulgato agli ex organizzatori di Spoleto Tipica e, di lì a poco, anche a qualche organo di informazione. Ma non è l’unico neo della giornata. Perchè 2 collaboratori della Acme stanno presentando querela per diffamazione sia nei confronti di almeno un membro della Commissione spettacoli – composta interamente da dipendenti comunali – che si è lasciato andare a pesanti commenti sui due, sia nei confronti di un sito locale che ha pubblicato frasi offensive nei loro confronti.Chi invece gongola per l’evento enogastronomico sono ristoratori, commercianti ed albergatori del centro storico. Alcuni di questi, come alcuni politici, hanno già voluto dire la loro opinione attraverso i “Commenti” di Tuttoggi.info (clicca qui). I più li ha sentiti TO® terminando l'inchiesta avviata ieri fra gli operatori del settore (qui). Sono tutti commenti positivi, al di là di come sono andati gli affari.

Piazza del Mercato – Una critica c’è ed è quella rilasciata da Emilio Gennari, il titolare dell’alimentari delle prelibatezze: “tutto è andato bene – dice arrabbiatissimo – però dovevano prevedere degli stand anche qui in Piazza del Mercato perchè siamo stati isolati dall’evento, eppure questa è una piazza importante delal città. Escluderla questa piazza è stato un grande errore. Speriamo per il futuro che si ricordino anche di noi”. E’ questo il primo suggerimento da cogliere per la prossima edizione di Spoleto Tipica, sperando che per il prossimo anno la Piazza sia definitivamente sgombra da impalcature e gru varie. Soddisfatti anche i titolari dell’enoteca Petrioli che però preferiscono non parlare di come sono andati gli affari, comunque bene visto che in più occasioni si sono formate file di clienti interessati all’acquisto di quei vini ed olii che venivano solo presentati negli stand.

Piazza Libertà e dintorni – A Corso Mazzini, dove si sono consumati il maggior numero di aperitivi e degustazioni e bevuti litri e litri di buon vino, Benedetto Zeppadoro (Il Giardino del Corso) è più che soddisfatto tanto da non ricordare “da quanto tempo non si vedesse così tanta gente a Corso Mazzini. Abbiamo servito quasi mille degustazioni con vino e formaggi e riempito tutti i coperti abbondantemente. Complimenti agli organizzatori!”. Non è andata male neanche al Canasta dove il direttore Adelmo Santini tracia un bilancio soddisfacente della 2 giorni: “abbiamo servito tantissimi aperitivi e degustazioni, una bella iniziativa che ha funzionato. I miei complimenti a Stefania Nichinonni, Anna Cedroni e Laura Giustizi del Comune di Spoleto ed un plauso di cuore a Gianpaolo Emili per l’efficienza dell’organizzazione”. E' contento anche alberto Massarini (Il Pentagramma) “la cucina è stata impegnata su due turni, sia la sera di sabato che a pranzo. Un evento degno di questa città che ci rallegra e ci da la forza di continuare le nostre attività”. E’ andata bene anche fuori dal percorso enogastronomico come conferma Francesco Tomassoni del Ristorante San Lorenzo: “abbiamo registrato un gran pienone. Qesto evento ha sensibilizzato gli stessi spoletini, specie quelli che nel week end preferiscono mangiare in ristoranti fuori città e che invece hanno preferito rimanere per gustarsi la kermesse. La degustazione di Trebbiano poi è andata benissimo, un successo. Anche le camere sono andate bene. Qui hano dormito due coppie di ragazzi romani che, incuriositi dalla pubblicità ascoltata su Radio Subasio, hano deciso di passare qui il w.e.”

Verso Piazza Garibaldi – Scendendo da Corso Mazzini, la titolare di Belushi, Donatella Cittadini, si dice in generale soddisfatta della kermesse, anche se “dovrebbe esserci una sinergia ancora maggiore tra commercianti, attività ricettive, ristoratori al fine di muovere l’economia della città. Dovrebbe arrivare una risposta più incisiva a questi eventi, primariamente da noi commercianti, nell’ottica di una collaborazione tesa a fare sistema e non a salvaguardare solo il proprio orticello”. Insomma una autocritica che dimostra come ci sia attenzione a quelle iniziative che possono davvero rilanciare la città. Giunti a Corso Garibaldi, la prima sorpresa arriva dal presidente dell’associazione il Borgo Silvio De Angelis, inspiegabilmente restio a parlare con TO®. Solo dopo una lunga attesa ci concede una breve dichiarazione: “siamo soddisfatti, l’idea di un percorso del genere da Corso Mazzini fino a Piazza Garibaldi è un’idea vincente, e, seppur con qualcosa da rifinire, l’iniziativa è da replicare”. Stesso parere positivo espresso da Daniela Morbidoni, di Spoleto Gioielli secondo la quale “il percorso itinerante permette ai visitatori di scoprire sia la parte alta che quella bassa della città, anche se – continua la titolare della gioielleria – questo evento serve soprattutto per promuovere la città che a fare incassi. Ma ben venga, è sempre bello vedere le vie piene di gente!”. Entusiasta, sopratutto per la vendita, la titolate di Etnicha, in via del Macello Vecchio, che ha registrato la visita di “moltissimi turisti attirati dagli oggetti etnici che abbiamo nel negozio”. L’idea di portare i prodotti tipici umbri per le strade rappresenta il valore aggiunto primario di questa edizione di Spoleto Tipica. E su questo i commercianti si sono trovati tutti d’accordo. E’ questa nuova formula en plain air ad averne decretato il successo, come confemano i responsabili del Cavaliere Palace Hotel: “un ottimo punto di partenza per migliorare, ingrandire e promuovere con forza ancora maggiore la città e l’evento, magari aumentando anche il numero degli stand”. Anche alla Libreria Mondadori, l’affluenza è stata tanta, e il titolare conferma che “portare l’evento al di fuori di un palazzo (il Leti–Sansi, che ospitava Spoleto Tipica nelle scorse edizioni n.d.r.) ha fatto guadagnare tantissimo all’intera città”. A render ancor più felici alcuni degli esercenti ci ha pensato una affascinante signora che, dopo aver ballato sulle note di Bertallò, sarebbe entrata da Nerina, L’Arca e Spoleto Gioielli spendendo qualcosa come 15mila euro in vestiti e monili.

Gli artisti – persino i musicisti che hanno accompagnato a lunga notte di S.T. hanno apprezzato non solo la bellezza della città ma anche, caso più unico che raro, la geneosità degli spoletini. I ristoratori, per dirne una, hanno fatto a gara per ospitarli a pranzo e cena. Entusiasta il famoso dj Bertallò che ha confidato ad una amica: “c’era una atmosfera talmente elegante che mi sono permesso di ritardare un pò l’esibizione per fare una selezione di brani ideale per questa città, per questa serata”.

Il Comune – Soddisfatto il primo cittadino Daniele Benedetti. “Spoleto Tipica” ha detto “ci ha regalato l’occasione di avere un colpo d’occhio straordinario sulle vie e le piazze del centro storico animate da vere e proprie folle. Era quello che speravamo perché questa è una manifestazione squisitamente popolare, fatta per creare un momento di aggregazione e per veicolare e valorizzare al meglio le nostre eccellenze eno-gastronomiche al grande pubblico. A Spoleto c’è spazio per manifestazioni vitali ed esaltanti come questa”. “La cosa che ha funzionato meglio” prosegue Benedetti “è stata senz’altro questa nuova formula che ha dato alla manifestazione un respiro più ampio e variegato. Una festa mobile, che si è svolta nei luoghi più belli della città. Spoleto Tipica ha funzionato grazie al lavoro di squadra, alla capacità di fare sistema e di assicurarsi perciò i talenti e l’entusiasmo di molti operatori. La sinergia tra Comune ed associazioni di categoria ha creato un clima collaborativo i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo lavorare ancora per rendere più esaltante e preziosa l’esperienza, ma questa nuova formula di Spoleto Tipica è un esperimento da ripetere”. Soddisfatta anche l’assessore allo Sviluppo Economico Margherita Lezi che ha definito l’edizione 2010 di Spoleto Tipica “da ricordare. Siamo riusciti a creare un momento di significativa e tangibile aggregazione. Lo dimostrano tante cose. l’entusiasmo dei produttori e degli operatori economici, la partecipazione del pubblico. Accanto alle congratulazioni che mi sento di fare a tutti per una macchina organizzativa che ha ben funzionato permettetemi di ringraziare la nostra struttura che ha lavorato duramente per regalare alla città due giorni all’insegna del gusto e della qualità”.

Gli organizzatori – per i dati ufficiali bisognerà attendere la giornata di domani ed è per questo che l’organizzazione di S.T. non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Oggi è stata un’altra giornata di lavoro con un altro dato positivo: in meno di 24 ore, infatti, tutti gli stand sono stati smontati.

L’opposizione – anche le forze di minoranza hanno lealmente riconosciuto il valore dell’edizione di Spoleto Tipica. Dopo gli interventi di Antonio Cappelletti (Lista Rinnovamento) e Sergio Grifoni (Prima Spoleto), oggi è stata al volta del capogruppo del Pdl Carlo Petrini: “sono questi gli eventi che servono a risollevare l’economia della città. Lo dirò in Consiglio Comunale perchè mi sembra giusto riconoscere le cose che funzionano, anzi a mio parere la Giunta dovrebbe assegnare maggiori risorse agli Eventi e destinarle a quelle manifestazioni che veramente meritano di esser supportate”. Giudizio positivo anche dal consigliere provinciale Giampiero Panfili che ha “apprezzato il buon lavoro svolto per questa kermesse. C’è sicuramente qualcosa da aggiustare ma tutto sommato il mio giudizio è positivo”. “La valorizzazione dei prodotti tipici è molto importante – dice Carmelo Parente (Spoleto 5 Stelle) – per cui sono molto contento. I romani e gli stranieri non vengono in Umbria per un concerto o un balletto, spesso vengono per ammirare le nostre bellezze e acquistare i prodotti della nostra terra”.

Cala la sera – La città è tornata nella quiete della quotidianità ma con un successo che fa ben sperare. Tutti concordi sul fatto che ogni manifestazione, di qualunque genere purchè di qualità, è ben gradita, visto che serve come vetrina per Spoleto, che merita di esser valorizzata e promossa per tutto l’anno. L’impressione che questa edizione sia stata organizzata bene è stato riconosciuto da tutti e preso come buon auspicio, nella speranza che si continui sempre di più ad affidare sia la “mente” che il “braccio” degli eventi a chi ha le professionalità. E di spoletini capaci, in città come fuori, ve ne sono. Da far dimenticare anche i falsi profeti.

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