Dopo anni di discussioni sulla condizione degli impianti sportivi cittadini e sulle modalità del loro utilizzo, e dopo la recenti polemiche sulla mancata realizzazione del Meeting di Nuoto (CLICCA QUI) e la sentenza del Tar sugli impianti da demolire di Montarello (CLICCA QUI), il Partito Democratico di Spoleto compie un passo decisivo e inequivocabile e presenta una interpellanza al sindaco Fabrizio Cardarelli con la quale senza tanti giri di parole si chiedono le dimissioni del Consigliere con delega allo Sport, Roberto Settimi. Nel documento politico inoltre si va molto oltre, denunciando presunti abusi legati all’utilizzo degli stessi impianti in favore specificamente di una società sportiva riconducibile a Settimi come ex-dirigente. Il tenore delle accuse è molto oltre la normale dialettica politica tanto che il Partito Democratico nella nota stampa accenna chiaramente a risvolti penali e contabili. Un passo decisivo appunto.
Ecco il testo integrale del comunicato stampa del Pd.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato una interpellanza con risposta in consiglio comunale per chiedere al sindaco Fabrizio Cardarelli quali provvedimenti intenda adottare per mettere fine al gravissimo malcostume da parte di semplici utenti-atleti, ma in particolare di alcune società sportive che utilizzano la pista d’atletica leggera ed il Pala Rota di Piazza d’Armi non solo senza l’autorizzazione dell’Ufficio Sport, ma soprattutto senza versare le quote orarie al Comune.
Tra queste società che utilizzerebbero “abusivamente” il Pala Rota ci sarebbe anche La Fenice, di cui è stato dirigente il consigliere con delega allo sport, Roberto Settimi ed il cui indirizzo di residenza coincide con la sede dell’associazione sportiva. Ciò è stato appurato attraverso prove testimoniali e documentali. Il fatto, ancorchè gravissimo da un punto di visto etico e politico, potrebbe avere risvolti anche sotto il profilo penale e contabile. Appare ancor più grave, se rispondesse al vero, il fatto che la stessa polisportiva La Fenice sia in possesso delle chiavi per l’accesso al Pala Rota. Che, di fatto, viene considerato una palestra privata dalla stessa società sportiva. Non fosse altro perché le atlete hanno libero accesso agli spogliatoi, che utilizzano senza alcun permesso da parte dell’Ufficio allo Sport. Il conflitto di interessi e competenze da parte del consigliere Roberto Settimi risulta ancor più grave per il ruolo di “controllore” e “controllato” che ricadono sullo stesso soggetto. Insomma, un vulnus istituzionale gravissimo, che dovrebbe suggerire al consigliere Settimi di riconsegnare non solo la delega allo sport (anche se la stessa non risulta da nessun atto del Sindaco), ma di rassegnare le dimissioni dal ruolo stesso di consigliere. E’l’estrema dimostrazione, tanto ve ne fosse bisogno, del disinvolto ed arrogante uso del potere da parte degli esponenti di questa maggioranza, che non hanno il benché minimo scrupolo di anteporre gli interessi personali e privati a quelli della “res publica”.
Quindi, se è pacifica l’elevata funzione sociale cui gli stessi impianti sportivi assolvono e l’utilizzo molto spesso improprio che viene fatto di essi da parte di singoli utenti e società sportive, ancor che in relazione all’alto numero di atleti ed appassionati che li utilizzano ed alla crescente domanda da parte delle stesse società ed associazioni sportive, il Pd dice basta a questo scandaloso modo di utilizzare il patrimonio dei cittadini di Spoleto.
Il GRUPPO CONSILIARE PD SPOLETO