(Jac. Bru.) – Scuola di Polizia, Tre Valli, ex Pozzi, sentenza Umbria Olii. È a tutto campo il grido d'allarme lanciato dalla Cgil di Spoleto, preoccupata per il futuro di “uno dei territori più in sofferenza dell'Umbria, in cui sarebbe fondamentale una interlocuzione più stabile e fattiva con le istituzioni locali”. A parlare è Ulisse Mazzoli, segretario territoriale del sindacato, secondo cui l’unico modo per risolvere le criticità è quello di attivare dei ‘tavoli di confronto e sviluppo’ tra istituzioni e sindacati.
Le criticità – Per la Scuola di Polizia, ad esempio, a rischio chiusura nonostante le professionalità formate nel corso degli anni. “Una risorsa troppo importante per il territorio – sottolinea Mazzoli – che non possiamo permetterci di perdere”. “Ben vengano – annuncia poi – investimenti per il miglioramento della statale Flaminia tra Spoleto e terni, ma non possiamo perdere di vista il vero obiettivo strategico per la regione: il completamento della Tre Valli, per la quale ci permettiamo di suggerire, visto che non ci sono tutte le risorse che servirebbero, di procedere per step”. C’è poi lo stallo della ex Pozzi, storico polo produttivo spoletino conteso da investitori esteri che non hanno ancora presentato un piano di rilancio credibile, sul quale – nonostante il rinnovo in atto delle rsu aziendali – prima di marzo 2014 sarà impossibile prevedere alcunché.
Manca dialogo con le istituzioni – A mancare però, secondo la Cgil, è la volontà politica da parte dell’amministrazione spoletina di aprire un canale di collaborazione continuativa con il sindacato. “Abbiamo fatto incontri al ministero – sottolinea Mazzoli – ma non ci riesce di incontrare il sindaco di Spoleto. L’ultimo protocollo d’intesa firmato con il Comune risale ad oltre un anno fa”. “Non solo – puntualizza il segretario territoriale dello Spi Alessandro Raspa – noi pensionati chiediamo un impegno diretto anche da parte dei parlamentari umbri sulle opportune modifiche alla legge di stabilità, che così com’è contiene evidenti ripercussioni negative sui redditi da lavoro e sulle pensioni”. L’invito di Raspa è quello di aderire allo sciopero generale unitario del 15 novembre a Perugia, per il quale anche da Spoleto partirà un pullman (l’appuntamento è alle 8 presso il piazzale antistante l’hotel Arca).
Chi risanerà il ‘buco’? – L’amara previsione del sindacato è che a pagare per il dissesto finanziario del Comune di Spoleto finiranno per essere i cittadini appartenenti alle fasce più deboli. “La difficoltà di comunicare con le istituzioni locali – ribadisce Mazzoli – ci porta a pensare che non siano ancora state trovate soluzioni efficaci, ma noi abbiamo il diritto di sapere in quale misura i cittadini dovranno rimediare ai danni generati dalla politica, e se tale onere competa a tutti in egual misura o solo ad alcuni”.
Sconcerto per la sentenza Umbria Olii – Un breve ma significativo passaggio della conferenza stampa viene dedicato anche alla sentenza d’appello del processo Umbria Olii, in cui i giudici di Perugia hanno applicato uno sconto della pena a Giorgio Del Papa e riconosciuto un concorso di colpa ad una vittima del rogo. “Siamo sconcertati – è il coro dei referenti territoriali della Cgil – perché sentenza come questa rischiano di farci tornare indietro anni luce sui progressi compiuti nella tutela del lavoro e dei lavoratori”.
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