“La situazione all’interno dell’Area dell’anfiteatro è grave: ci sono stati una serie di crolli che hanno interessato una stanza al primo piano del complesso. Hanno ceduto porzioni di copertura e due capriate in legno che coprono ambienti risalenti al 1200 e 1300. Secondo una stima effettuata, dopo un sopralluogo da parte degli uffici tecnici, per apportare i primi interventi di messa in sicurezza solo su questa parte dell’edifico servono oltre 50mila euro”: questo il grido d’allarme lanciato dal Sindaco Daniele Benedetti dopo i recenti crolli che hanno interessato una stanza del primo piano all’interno del vasto complesso dell’Anfiteatro.
Dopo il crollo di un cornicione, per una lunghezza di circa 10 metri, sul Vicolo del Quartiere, per cui sono stati già affidati i lavori di somma urgenza, l’ulteriore sopralluogo ha messo in evidenza il crollo all’interno del perimetro dell’area di una ulteriore zona soggetta a potenziale rischio per la pubblica incolumità.
Aggiunge il sindaco: “I finanziamenti che servono per agire in fretta, e quindi per mettere in sicurezza solo questa porzione della struttura, con efficacia limitata nel tempo, contiamo di coprirli grazie alle somme stanziate nel bilancio di previsione 2013 e agli introiti della Legge 10. Ma è evidente che ci troviamo di fronte ad un’emergenza ben più complessa e non più rimandabile. Questa grande area ha bisogno di lavori strutturali che possano mettere in sicurezza l’intero complesso, sia per evitare situazioni di pericolo per la cittadinanza sia perché non possiamo correre il rischio di vedere deteriorarsi un ingente patrimonio storico-architettonico, parte fondamentale dell’identità culturale di Spoleto e bene culturale del Paese. Tanto per dare un’idea i macro numeri ci dicono che l’area supera i 17mila metri quadri lordi di superficie. La superficie utile al netto è pari a 9mila e 500 metri quadri. I tetti sono complessivamente circa 7mila 500 metri quadri e per sistemare solo questi ultimi occorrono circa 5milioni di euro.”
“Non posso in questa situazione esimermi dal fare un appello alla Regione. I fondi che erano stati stanziati – spiega Benedetti – nel 2001, nell’ambito del programma per il recupero post sisma, per un progetto complessivo di riqualificazione dell’area, sono stati sospesi nel 2010 destinandoli a interventi per edifici privati. Al Comune di Spoleto sono stati tolti quasi 16 milioni di euro. Di fronte ad una situazione come questa serve una presa di coscienza da parte di tutti e un’assunzione di responsabilità. Il Comune di Spoleto non può da solo farsi carico di un’area vastissima del centro storico della città che presenta episodi artistici ed emergenze culturali di altissimo livello, una risorsa ingente a cui le istituzioni politiche e culturali non possono rimanere indifferenti”.