Jacopo Brugalossi
“Il progetto è naufragato all’ultimo chilometro”. Niente meglio di una metafora prettamente ciclistica può spiegare la delusione del comitato organizzatore della Spoleto-Norcia in mtb, rinviata a data da destinarsi dopo un lungo e faticoso percorso di avvicinamento fatto di riunioni, scambi epistolari e rassicurazioni verbali che mai avrebbe fatto presagire agli organizzatori un tale epilogo. Fino ad una settimana fa infatti Umbria Mobilità, che pure evidenziava problemi di sicurezza in un particolare tratto del percorso, non metteva in discussione lo svolgimento della manifestazione. E’ stata la direzione dei lavori, appena tre giorni fa, a chiudere ogni discorso non concedendo le autorizzazioni. “Siamo convinti – hanno sottolineato i referenti del comitato organizzatore durante la conferenza stampa di oggi – di non essere stati noi ad agire d’impulso o con scarsa professionalità”. Per dimostrarlo hanno ripercorso cronologicamente le tappe che dal 9 marzo scorso (giorno in cui fu presentato alla stampa il progetto di riqualificazione strutturale e turistica del tracciato) all’altro ieri hanno scandito la vicenda, mettendo in evidenza tutte contraddizioni e i dietrofront delle istituzioni che a loro modo di vedere hanno causato il naufragio del progetto.
Frane “impreviste” – A partire dagli eventi franosi che ciclicamente si ripetono da 70 anni in precisi punti del tracciato e che invece i responsabili dei lavori nella riunione del 23 agosto hanno definito “imprevisti”, costringendo il comitato a bypassare con una deviazione sulla strada statale un tratto di 6 km compreso tra Piedipaterno e Borgo Cerreto. Una rinuncia fatta a malincuore vista l’alta valenza scenografica di quel segmento ma che il comitato si è detto pronto ad accettare a patto che, come riconfermato dalla stessa Umbria Mobilità, l’evento non fosse in discussione.
Gioco delle responsabilità – Ed invece, di lì a poco, la scure si sarebbe abbattuta nuovamente sulle speranze degli organizzatori, che il 28 agosto hanno dovuto incassare la lettera del coordinatore per la sicurezza dei lavori. L’autorizzazione non c’è. Il tracciato è ancora un cantiere e pertanto non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza delle centinaia di persone che il 15 settembre lo dovrebbero percorrere in bicicletta. L’unica soluzione proposta era quella di una riconsegna temporanea ad Umbria Mobilità, giusto il tempo necessario per svolgere la manifestazione, ma per fare questo il comitato avrebbe dovuto assumersi tutte le responsabilità sollevandone la stessa UM e la ditta esecutrice dei lavori. Un onere che quest’ultimo non si è sentito di sobbarcarsi. “Si, la manifestazione avrebbe forse avuto luogo – hanno dichiarato Luca Ministrini, Roberto Settimi e Manrico Profili – ma non avremmo comunque raggiunto il nostro obiettivo primario: la completa riapertura della Spoleto-Norcia e la sua valorizzazione turistica come volano di sviluppo economico per il territorio”.
Numeri – Non regge poi, secondo il comitato, la motivazione addotta dalla direzione lavori circa i possibili rischi connessi all’elevato numero di partecipanti, stimato nell’ordine delle trecento unità. “Una sciocchezza – hanno ribadito gli organizzatori, che rimborseranno una ad una le quote di iscrizione già pagate – perché Umbria Mobilità conosceva già dal primo incontro pubblico di marzo questi numeri, non possono far finta di essere sorpresi ora”.
Rassicurazioni – La sorpresa, al contrario, è stata tutta del comitato, una volta ufficializzata la “beffa”. Che, è bene ripeterlo, fino a 10 giorni fa non era nemmeno nell’aria. E’ vero, alla deadline di fine luglio Umbria Mobilità non aveva ancora concesso la tanto attesa liberatoria, ma la stessa società aveva comunicato che se ne sarebbe occupata la ditta esecutrice dei lavori di lì a pochi giorni. “Non c’era motivo di non fidarci – ha rimarcato il presidente dell’Mtb Club Luca Ministrini – tanto più che sul sito del Comune di Spoleto appariva un comunicato relativo ad una passeggiata del CAI sul tratto 1 dell’ex ferrovia (Spoleto-Sant’Anatolia, ndr) definito come ‘prima manifestazione autorizzata sul tracciato in sicurezza’. Per noi era una rassicurazione più che sufficiente”. L’organizzazione inoltre procedeva spedita, trovando ampia disponibilità e collaborazione dai sindaci dei 5 Comuni attraversati dal tracciato, specialmente da quelli della Valnerina.
Domanda spontanea – A questo punto la domanda sorge spontanea. “Se ad inizio agosto il percorso era in sicurezza, tanto da farvi svolgere un evento patrocinato dalle istituzioni, com’è possibile che 3 settimane dopo lo stesso venga definito ‘ancora un cantiere’ e interdetto a qualsiasi tipo di traffico?” Qualcosa non quadra secondo gli organizzatori della Spoleto-Norcia in Mtb, che hanno parlato di “chiara volontà di non far svolgere la manifestazione” e di ennesima occasione persa per il territorio. Parole pienamente condivise dal presidente di ConSpoleto Tommaso Barbanera e da quello di Umbria & Bike Tullia Tulli, che però hanno dichiarato di non voler mollare insistendo sul filone del turismo sportivo. Così come l’Associazione I Cento Comuni e il Mtb Club, pronti a rimettere in moto la macchina organizzativa non appena verranno concesse le autorizzazioni per la riapertura del tratto 1,3 e 4 del tracciato (Sant’Anatolia-Spoleto e Serravalle-Norcia) e risolto il problema frane nel tratto 2. Il timore però è che ci vorrà ancora del tempo, proprio nel tratto 2 partiranno infatti a breve i lavori per la posa della fibra ottica. “Ma come – ha malignato qualcuno durante la conferenza stampa – per i lavori della fibra ottica l’autorizzazione c’è? E se un masso dovesse cadere sulla testa degli operai?”
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La storia raccontata da TO
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