SPOLETO E SITI LONGOBARDI UNICI CANDIDATI PER L'ITALIA A PATRIMONIO UNESCO - Tuttoggi.info

SPOLETO E SITI LONGOBARDI UNICI CANDIDATI PER L'ITALIA A PATRIMONIO UNESCO

Redazione

SPOLETO E SITI LONGOBARDI UNICI CANDIDATI PER L'ITALIA A PATRIMONIO UNESCO

Mer, 09/01/2008 - 17:18

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Spoleto e i siti inseriti nel percorso “Italia langobardorum” sono stati ufficialmente candidati a diventare patrimonio mondiale dell'Unesco.Il sito seriale è stato scelto questa mattina dal Ministero per i Beni Culturali come l'unico in Italia che verrà presentato all'Unesco. Qualora venisse scelto come patrimonio mondiale, l'intero percorso ed in particolare Spoleto e Campello sul Clitunno potrebbero godere di un'importantissima ed eccezionale promozione culturale e turistica in tutto il mondo.Presenti per il Comune di Spoleto, questa mattina a Roma, nell'ambito del sito “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”, il sindaco Massimo Brunini e l'assessore Giorgio Flamini, che hanno avuto modo di incontrare anche il ministro Francesco Rutelli.

Nella capitale è stata infatti siglata la firma dell'Intesa Istituzionale tra i soggetti promotori per la presentazione della candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco del sito “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”.

La città del Festival, insieme a Campello e ad altre cinque realtà italiane, fa parte del sito seriale “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”, un unico sito che raccoglie le maggiori testimonianze della cultura longobarda nel suo momento di massima capacità espressiva, prima della caduta dei territori del centro e nord Italia ad opera dei Franchi di Carlo Magno

I beni compresi nel Sito “Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)”, sono i seguenti: a Cividale del Friuli (UD) l'area della Gastaldaga con il cd. Tempietto Longobardo, e il Complesso episcopale con i resti del Palazzo Patriarcale sottostanti il Museo Archeologico Nazionale; a Brescia il monastero di San Salvatore-Santa Giulia; a Castelseprio (VA) l'area del castrum con la Torre di Torba e la chiesa extra-moenia di Santa Maria foris portas; a Spoleto (PG) la Basilica di San Salvatore; a Campello (PG) il Tempietto del Clitunno; a Benevento il complesso di Santa Sofia con la chiesa e l'annesso chiostro, parte dell'abbazia che oggi ospita il Museo del Sannio;a Monte S.Angelo (FG) il Santuario di San Michele. Le aree individuate per la candidatura, oltre alla generica condivisione della matrice longobarda, risultano profondamente diversificate tra loro nelle rispettive esperienze storiche, tradizioni ed ambienti naturali, nelle situazioni proprietarie e gestionali, talora anche in quelle normative.

Oltre a ciò, la stessa estensione territoriale del Sito, che va dal nord al sud dell'Italia, nonché la sua straordinaria articolazione, hanno comportato il coinvolgimento diretto nei lavori per la preparazione della candidatura di numerosissime istituzioni ed enti pubblici e privati: ben 5 Regioni, 6 Province, 8 Amministrazioni comunali, 1 Ente parco, 2 Comunità Montane, 3 Enti ecclesiastici, 2 Fondazioni pubblico-private, 2 Centri di studi, ben 19 Uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni Regionali e Soprintendenze). Ciascuno di questi enti-istituzioni ha inoltre partecipato all'elaborazione del Piano di gestione, come poi collaborerà alla sua attuazione, con diversi settori e uffici.

“Si tratta di traguardo importante” ha detto il Sindaco Massimo Brunini. “Abbiamo compiuto un eccellente lavoro di squadra che ci ha visto protagonisti, insieme al Ministero, alle molte Istituzioni e agli Enti coinvolti, in un progetto di grande respiro e di esemplare interesse culturale. Per la città è anche una sorta di ulteriore riconoscimento nei confronti di un grande patrimonio storico-artistico che istituzioni come il Centro Studi sull'Alto Medioevo o sedi illustri come il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto contribuiscono a far conoscere al mondo”.


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