Jac. Bru.
L’asse Spoleto-Charleston si rinsalda, e allo stesso tempo strizza l’occhio anche ad altri ambiti territoriali umbri, in particolare quelli dell’area vasta dell’ATI 3. La delegazione appena rientrata dalla città del South Carolina formata dai sindaci di Spoleto e Norcia Benedetti e Stefanelli, dal direttore dell’ATI 3 Fausto Galilei, da Filippo Tomassoni (in rappresentanza del Consorzio Umbria Culture) e dal responsabile del progetto di promozione integrata Fabrizio Gentili ha espresso oggi in un incontro con la stampa tutta la propria soddisfazione. “L’Umbria e i suoi tesori”, questo il nome del progetto, è stato a detta di tutti un grande successo. Dall’incontro iniziale col vulcanico sindaco Riley (che amministra la città da ben 36 anni) alle numerose iniziative di carattere enogastronomico e culturale (culminate in un concerto “vista oceano” della pianista spoletina Laura Magnani), la trasferta umbra in terra americana, avvenuta non a caso in concomitanza con lo Spoleto Festival USA fondato da Gian Carlo Menotti nel 1977, ha gettato importanti basi per una cooperazione duratura nel tempo. “Charleston ama davvero Spoleto – ha ricordato il sindaco Benedetti. – Mi ha impressionato ed inorgoglito il credito culturale e mediatico di cui la nostra città gode oltreoceano”. Ma, come accennato in precedenza, non c’era solo Spoleto al centro del progetto.
Enogastronomia – Quasi tutti i territori dell’area vasta compresa nell’ATI 3 hanno avuto l’opportunità di essere valorizzate durante la tre giorni statunitense, “ognuna in relazione alle proprie peculiarità gastronomiche”, come ha sottolineato il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli. Vino, olio, lenticchia, farro, zafferano e tartufo hanno rappresentato al meglio l’eccellenza enogastronomica dell’Umbria. Per alcune aziende, tra l’altro, quella di Charleston è stata la prima occasione di affacciarsi sul mercato americano. Non tutti i cibi spediti nel South Carolina sono stati cucinati o degustati durante i vari incontri in programma. Alcuni sono stati utilizzati a scopo culturale, esposti allo stato “grezzo” nell’ambito di una mostra in cui è stato dato ampio risalto, tramite video e pannelli illustrativi, ai 3 ambiti territoriali di “nascita” dei prodotti.
Cultura – Non solo di enogastronomia si è discusso durante la “missione” in suolo americano. La delegazione umbra e le istituzioni locali hanno gettato le basi per due importanti progetti formativi: una collaborazione tra gli istituti scolastici Alberghieri di Spoleto e Charleston, che le stesse scuole avranno l’onere di portare avanti, e l’apertura, sempre a Spoleto, di una sede distaccata della locale università, in relazione alla quale il sindaco di Spoleto si è già impegnato ad individuare una serie di immobili ed a proporli, per la vendita o per la locazione, ai referenti del College. (Che nell’elenco possano essere inseriti i locali dell’ex Seminario?)
Notte bianca dei vini – Prima di iniziare la conferenza stampa, Benedetti ha speso qualche parola sulla situazione “Notte bianca”, per la quale si era avanzata l’ipotesi dell’annullamento in seguito al tragico terremoto che ha sconvolto l’Emilia Romagna. “Ho sentito poco fa al telefono Alessandro (Casali, ndr) – ha detto il sindaco – e abbiamo preso la decisione, concordata anche col Ministero, di non annullare la notte bianca, che trasformeremo in un abbraccio ideale di tutta Spoleto alle popolazioni colpite dal terremoto. Saranno dei festeggiamenti in tono minore, questo è ovvio – ha proseguito il sindaco – e durante i tre giorni di “Vini nel Mondo” attiveremo una raccolta fondi per aiutare le vittime del sisma”. Il primo cittadino ha infine confermato l’assenza della star musicale Paolo Belli, la cui casa, situata a 50 metri dalla “zona rossa” di Carpi, è parzialmente crollata.
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