L’amministrazione stringe i tempi sul bilancio consuntivo 2014 che con ogni probabilità approderà in consiglio comunale il prossimo 6 maggio. A catalizzare l’attenzione dei consiglieri della prima commissione, presieduta da Stefano Proietti, il fatto che il disavanzo sia passato da 5,7 milioni di euro al 31 dicembre 2013 ad ‘appena’ 1,8 milioni allo stesso giorno del 2014. Merito, stando alla relazione consegnata agli stessi ed illustrata dall’assessore al bilancio Agnese Pula e dal dirigente finanziario Claudio Gori, di un avanzo di gestione pari a 3,5 milioni, generato da una consistente riduzione delle spese correnti e dallo stanziamento per 1,9 milioni di euro del fondo svalutazione crediti.
Legge stabilità impone riaccertamento – Tutto è bene quel che finisce bene quindi? Difficile dirlo con certezza, almeno fino a quando non si sarà chiusa la partita del riaccertamento straordinario dei residui che gli uffici delle varie direzioni hanno svolto nelle ultime settimane sotto la supervisione dell’agenzia Ernst&Young, l’ente a cui l’amministrazione comunale ha affidato questo compito per 14mila euro. Al vaglio degli esperti ci sono circa 7mila voci di residui, mille attivi e seimila passivi. Un lavoro di ‘pulizia’ imposto dalle nuove regole sull’armonizzazione contabile entrate in vigore con la legge di stabilità che rischia di creare una nuova ‘falla’ nei conti del comune. Non sembrano infatti esserci dubbi sul fatto che il saldo sia negativo, a quanto ammonti la cifra però non è ancora dato sapere.
Palla ai revisori – La relativa delibera passerà a breve nella mani del collegio de revisori dei conti – già in passato non molto ‘teneri’ nei confronti del lavoro svolto dagli uffici comunali sul bilancio – che sono stati formalmente invitati dal presidente della commissione Stefano Proietti a relazionare ai consiglieri nella seduta convocata per mercoledì prossimo. Per quantificare correttamente il nuovo ‘buco’ quindi bisognerà sommare al milione e otto del consuntivo il saldo delle operazioni di riaccertamento straordinario. Più, lo ha dichiarato oggi il dirigente Gori, un altro milione di euro che appena una settimana fa è stato sottratto dal governo centrale al fondo di solidarietà destinato agli enti locali.
Rientro in 30 anni – Il ‘nuovo’ disavanzo dovrà trovare copertura a partire dal documento di previsione 2015 ma, a quanto si è appreso oggi, potrà essere spalmato su 30 anni. Una volta pubblicate tutte le cifre si potrà fare una stima dell’importo delle ‘rate’.
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