Jac. Bru.
Piove sul bagnato per il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e la sua giunta. Come se la mozione di sfiducia che dovrà essere votata domani in consiglio non rappresentasse già di per sé una spada di Damocle pesantissima sul primo cittadino, ieri è arrivata la doccia fredda della lettera dei revisori dei conti che hanno bocciato senza appelli l’operazione di riaccertamento dei residui e tirato in ballo un altro milione di euro, che l’ex direttore generale Angelo Cerquiglini avrebbe pagato ad Umbria Mobilità senza la preventiva liquidazione del dirigente responsabile.
Tempi troppo stretti – Appare impossibile, calendario alla mano, compiere daccapo l’operazione di riaccertamento come richiesto dai revisori: il termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 scade infatti il 30 novembre, mentre il riaccertamento straordinario finito sul banco degli imputati ha impiegato le varie direzioni per quasi tre mesi. Non sembrerebbe trascurabile inoltre, ai fini della predisposizione di un eventuale piano di rientro triennale, il milione di euro denunciato nella lettera del collegio dei revisori. Stando ad alcune indiscrezioni i vertici dell’amministrazione spoletina avrebbero incontrato oggi quelli di Umbria Mobilità per compiere i dovuti accertamenti sulla vicenda.
Via alle alienazioni – Ciò nonostante, la speranza di Benedetti e dei suoi più stretti collaboratori sarebbe ancora quella di uscire dall’impasse con procedure ordinarie. Un piano di rientro triennale, in sostanza, che oltre alla riduzione della spesa corrente e al possibile ritocco delle aliquote fiscali e delle tariffe non potrà fare a meno di un piano delle alienazioni credibile e concreto. Primo passo in questa direzione sarebbe la predisposizione, a breve, di una procedura di evidenza pubblica per la cessione dell’azienda agraria di Giano dell’Umbria.
‘Rinnovamento’ all’attacco – Crocevia imprescindibile per il futuro del sindaco sarà comunque il consiglio comunale di domani pomeriggio dove l’atmosfera, tra la decisione del consigliere di maggioranza De Angelis di votare a favore della sfiducia e l’appiglio – condizionato però all’approvazione della mozione sul riconteggio del disavanzo – offerto al primo cittadino da Dominici e Hanke, si preannuncia incandescente. E a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci pensa un comunicato dei consiglieri Loretoni, Profili, Cappelletti, Cardarelli e Monini: “La squallida vicenda del bilancio comunale sta assumendo i toni di un dramma – scrivono -. I risultati dell’ultimo controllo dei revisori dei conti, che hanno rilevato un’ altra grave anomalia dei conti per ulteriori 964.000, ci confermano che le nostre denunce, tese a fermare questo modo di amministrare il nostro comune che definire sconsiderato è puro eufemismo, ci convincono ancora di più a chiedere con forza le dimissioni di quello che si sta rivelando come il peggior sindaco nella storia democratica della nostra città, in buona compagnia di chi lo ha degnamente preceduto. Non ci sono le parole giuste – aggiungono i consiglieri – per rappresentare la nausea che proviamo nel ripensare ai tanti vuoti e ipocriti discorsi pronunciati da Benedetti e dai suoi accoliti sulla cosiddetta “difesa dei più deboli”: ”Che gli andate a raccontare adesso a quei pensionati o quei cassaintegrati che faticano ad arrivare alla fine del mese e che ora dovranno anche concorrere a pagare di tasca propria la vostra inettitudine?”
Riproduzione riservata ©