di Spoleto 5 Stelle
“Abbiamo cacciato Equitalia e ci abbiamo guadagnato”- così ha detto e fatto Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno.
La legge n. 166/2011 stabilisce che i Comuni possano non servirsi della società creata da Agenzia delle Entrate e INPS per la riscossione dei tributi. Si sarebbe portati a pensare che nessuno debba più pagare le tasse vista la richiesta all’unica società di riscossione tributi di lasciare questo territorio…invece non è ovviamente così. Il Comune può servirsi di altri soggetti, più a misura d’uomo e ritornando all’esempio di Calalzo vediamo come il primo cittadino veneto abbia deciso di affidare la raccolta coattiva di crediti insoluti alla Comunità Montana della sua zona. Anche a Spoleto abbiamo una Comunità Montana e se tanto ci da tanto, possiamo farci un pensierino. Esistono anche altre norme di riferimento quali il d.l. 446 del 1997 e la legge 338 del 2000 art. 36 che davano la possibilità di affidare ad altri organi le tasse ordinarie quale l’imposta comunale sui rifiuti. Con la legge 166 si parla di riscossione coattiva, quella più umiliante, quella che ti porta al pignoramento dello stipendio, del conto corrente, dei beni immobili e mobili.
In Veneto Il risultato è stato incredibile. Con il dialogo, distinguendo tra chi non ce la fa davvero a pagare e i furbetti, sono diminuiti gli insoluti e il Comune ha risparmiato un bel gruzzoletto non pagando più i 6 euro a cittadino per il servizio Equitalia.
Spoleto 5 Stelle chiede al sindaco Benedetti e alla sua Giunta di approfondire questo argomento, soprattutto alla luce della grave crisi che il nostro Belpaese sta attraversando e i cittadini che potranno essere colpiti da problemi economici potrebbero aumentare vertiginosamente. Il nostro Comune non è una metropoli e ha tutte le caratteristiche per instaurare rapporti a misura d’uomo e la comprensione e il buon senso vanno fatti valere nel momento del bisogno.