(Jac. Bru.) – Sono ben 18 gli abusi edilizi “scovati” a Spoleto dalla Polizia Municipale tra il primo luglio e il 31 dicembre del 2013. Gli elenchi sono stati pubblicati nei giorni scorsi all’albo pretorio online del comune mentre i relativi avvisi, oltre che ai diretti interessati, sono già stati inviati tramite raccomandata alla Procura della Repubblica di Spoleto, al presidente della giunta provinciale e alla Prefettura di Perugia, che provvederà a farle pervenire agli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Va detto, ad onor del vero, che non si tratta di abusi clamorosi dal punto di vista dell’impatto ambientale o architettonico, ma di opere costruite in assenza o in difformità della Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e del Pdc (permesso di costruire). Realizzate nella maggior parte dei casi nelle frazioni di periferia, anche se c’è qualche caso di abusi commessi a ridosso del centro cittadino (uno è in via delle Felici, teatro proprio stamattina di una frana che ha seriamente danneggiato un’abitazione).
Le sanzioni comminate dalla Polizia Municipale variano a seconda dell’entità dell’abuso. Si va dalla semplice ingiunzione di pagamento di un’ammenda per sanare la propria posizione (nella seconda metà del 2013 è accaduto nove volte) alle ordinanze di varia natura, comprese quelle di demolizione del manufatto se ne dovessero sussistere le condizioni (cinque quelle emesse tra il luglio e il dicembre 2013). A segnalare gli abusi alla Polizia Municipale, che comunque esegue controlli e sopralluoghi a campione – un centinaio quelli effettuati nel 2013 -, sono spesso gli esposti presentati dagli stessi vicini di casa.
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