Sorpresa, i cinghiali sono spariti: agli Atc risulta la metà degli abbattimenti

Sorpresa, i cinghiali sono spariti: agli Atc risulta la metà degli abbattimenti

Massimo Sbardella

Sorpresa, i cinghiali sono spariti: agli Atc risulta la metà degli abbattimenti

Sab, 26/11/2022 - 08:12

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Chi chiama in causa il Calendario venatorio, chi la presenza dei lupi, chi gli spostamenti vicino ai centri abitati | Ma i danni agli agricoltori aumentano

Dove sono finiti i cinghiali che fino alla scorsa estate infestavano le campagna, le strada e persino i centri abitati dell’Umbria? Spariti, in gran parte. Tanto che dopo cinque settimane dall’inizio della caccia al cinghiale agli Atc risultano mediamente abbattuti la metà dei capi dello scorso anno, con eccezioni in pochi settori. Numeri ben lontani, dunque, dagli obiettivi dei piani, alzati proprio con l’obiettivo di ridurre il numero degli ungulati. E di chiamare i cacciatori a contribuire ulteriormente al risarcimento di parte dei danni con le loro quote, secondo quanto lamentano diversi capisquadra.

E una ulteriore conferma della minore presenza dei cinghiali, specialmente in alcune aeree, arriva anche dagli operatori dei servizi veterinari della Asl, che nei mesi scorsi erano costretti a continui interventi per la presenza di cinghiali trovati morti e che invece negli ultimi tempi hanno visto di molto ridotte le loro chiamate.

Meno cinghiali, le possibili cause

E si ragiona sulle possibili cause di quella che, appunto, sembra essere una minore presenza dei cinghiali di cui, solitamente, le campagne umbre sono densamente popolate.

C’è chi chiama in causa le tempistiche dell’apertura della caccia al cinghiale previste nel Calendario venatorio. Che del resto è stato motivo di contrasto tra le associazioni venatorie ed anche all’interno di esse.

Chi ipotizza una correlazione con la maggiore presenza di lupi e cani selvatici, che si muovono in branco in molte aree del Ternano e dell’Appennino. Tanto che in alcune zone ora il problema principale, per gli allevatori, è diventato il lupo.

E c’è anche chi ritiene che la maggiore attenzione sul tema cinghiali abbia dissuaso molti dalla pratica di liberare ungulati da allevamento o comunque dal foraggiare quelli esistenti.

C’è poi il tema dei cinghiali che sempre più si avvicinano ai centri abitati, dove trovano cibo ed evitano i pallettoni dei cacciatori. Con avvistamenti sempre più frequenti a Perugia, Foligno, Spoleto, Orvieto, Terni.

I danni dei cinghiali aumentano

Si abbattono meno cinghiali, dunque, ma i danni alle attività agricole aumentano. Si stima mediamente, tra i tre Atc, di circa il 25-30% quest’anno. Con i conti negli Atc 1 e 3 che rischiano un forte squilibrio.


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