“Sulla vicenda delle piante da sostituire preso lo stabilimento militare di Baiano di Spoleto, giova fare chiarezza, anche in conseguenza di alcuni interventi certamente in buona fede, ma altrettanto certamente poco informati.
Va innanzitutto chiarito che la vegetazione di cui si tratta fu piantumata in quanto necessaria alla protezione dei terrapieni delle ‘riservette' dove viene stoccato il materiale esplodente da porre in lavorazione.
Proprio il Tulps (testo unico pubblica sicurezza), impropriamente citato, chiarisce espressamente che tali piante debbano essere di basso fusto, in particolare, dispone che l'altezza delle stesse non deve essere superiore ai due terzi di quella degli edifici da proteggere.
Nel caso in specie, a Baiano, questa prescrizione risulta da tempo ampiamente superata, tanto che la Direzione generale difesa dei lavori e del demanio (il c.d. ‘Genio militare') ha imposto la manutenzione dei terrapieni con la rimozione selettiva della vegetazione fuori norma e la contestuale ripiantumazione, sia di medesime essenze che di altro tipo di vegetazione. Va chiarito, a beneficio di quanti su questa vicenda sono impropriamente intervenuti, che tale manutenzione è indispensabile se si vuole che il sito di Baiano di Spoleto resti idoneo alle lavorazioni militari che deve effettuare; diversamente ci sarebbe davvero da preoccuparsi sulla possibile attività futura dello stabilimento e quindi, al contrario di quanto paventato, o si effettua la manutenzione o Baiano rischia la chiusura.
In conclusione, nell'aggiungere che tutta la procedura ha ricevuto anche il preventivo nulla osta del Corpo forestale dello Stato, chiarisco che le informazioni che ho attinto direttamente dall'ammiraglio Laurenti, responsabile della procedura presso l'Agenzia industrie difesa, prescindono da ogni altra considerazione di natura generale e ambientale che qui non ha nessuna pertinenza e la mia polemica circa le posizione pseudo-ambientalista del collega Giancarlo Cintioli, lungi dall'essere una critica all'ambientalismo vero, era invece una aperta e schietta obiezione a chi, da assessore alle c. d. grandi opere, consentiva quell'autentico scempio ambientale, definito tale anche dalla magistratura, del finto ippodromo- vera cava di Poreta di Spoleto e oggi, da consigliere regionale neo ‘ambientafinto', obietta sulla vicenda degli alberi di Baiano.
Questi sono i fatti e tali devono essere anche per chi, come rappresentante dei lavoratori, pur giustamente preoccupato sul futuro dello stabilimento e dei posti di lavoro, in questa vicenda ha preso lucciole per lanterne”.
Franco ZAffini
Capogruppo An-Pdl
ARTICOLO CORRELATO
SMMT: PANFILI (AN) CHIEDE DI FARE CHIAREZZA SU FUTURO ENTE E ABBATTIMENTO PIANTE. QUELLA STOCCATINA A ZAFFINI… – clicca qui