Gestione illecita di rifiuti elettronici pericolosi, elettrodomestici, componenti e altri materiali ad alto potenziale inquinante trasportati e gestiti senza la documentazione necessaria, sfuggendo potenzialmente a qualsiasi controllo.
Sono queste le principali infrazioni contestate a 80 aziende della provincia di Perugia e a 25 nella provincia di Terni, in un'operazione a tappeto del Corpo Forestale sulle aziende che trattano rifiuti pericolosi e apparecchiature elettriche o elettroniche.
Nell'operazione sono stati coinvolti una quarantina di uomini della Forestale, che hanno battuto a tappeto le aziende impegnate nel settore regolamentato dalla normativa sui Raee in materia di rifiuti pericolosi. Tale normativa prevede l'impegno da parte del produttore a smaltire autonomamente i propri rifiuti pericolosi e -nel caso dei costruttori di apparecchi elettronici- anche l'obbligo a ritirare e smaltire attraverso un apposita rete gli apparecchi usati.
I controllli della Forestale hanno rilevato decine di irregolarità tra chi opera in questo ciclo di rifiuti in Umbria, in particolare di tipo amministrativo (documentazione assente o incompleta), ma non è mancato chi gestiva i firitui pericolosi senza esserne autorizzato. Al termine dei controlli, sono state deninciate per vari reati 14 persone, mentre sono state comminate 43 multe per iltre 130 mila euro di importo.