Il 7% dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni è venuto a contatto con messaggi su Internet che istigavano al consumo di droga e “i mittenti dei messaggi potrebbero essere organizzazioni vere e proprie che sfruttano la persistente presenza dei giovani su Internet per fare cassa”.
È l'allarme lanciato da Mario Furbetta, presidente della Sezione Umbria della Società Italiana di Pediatria e direttore della struttura complessa della clinica pediatrica del Santa Maria della Misericordia di Perugia, nella giornata di ieri a Foligno all’incontro “Il bambino, l’adolescente e il web” che ha celebrato gli Stati generali della pediatria 2011, un progetto che la Sip ha esteso a tutte le regioni italiane. Il dato emerge da un’indagine condotta su oltre 25 mila ragazzi di 25 Paesi europei. ''Come pediatri che operano da molti anni nelle strutture sanitarie dell'Umbria avvertiamo il dovere di promuovere un uso più utile e sicuro del web'' dice ancora il professor Furbetta. ''Vogliamo costruire – aggiunge – un'alleanza con genitori ed educatori, perché l'obiettivo che deve unirci è quello di rivolgere una grande attenzione anche ai problemi di carattere sociale: il web deve servire unicamente a favorire la salute ed il benessere dei bambini e degli adolescenti''.
Sip, preoccupazione su consumo di droga in rete
Dom, 20/11/2011 - 11:43