Sigilli al centro "Boeri", Alemanno "Ora sequestreranno anche scuole e ristoranti?" | Procura "Nessuna deroga incondizionata" - Tuttoggi.info

Sigilli al centro “Boeri”, Alemanno “Ora sequestreranno anche scuole e ristoranti?” | Procura “Nessuna deroga incondizionata”

Sara Fratepietro

Sigilli al centro “Boeri”, Alemanno “Ora sequestreranno anche scuole e ristoranti?” | Procura “Nessuna deroga incondizionata”

L'archistar: "E' smontabile" | Sindaco pensa a dimissioni | La nota della Procura
Mer, 14/03/2018 - 11:38

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Se l’inchiesta su Casa Ancarano aveva indignato la comunità locale, quella sul centro polivalente ideato da Stefano Boeri a Norcia è diventato in poche ore un caso nazionale. La notizia del sequestro della struttura post terremoto realizzata subito fuori le mura della città di San Benedetto e degli avvisi di garanzia al sindaco Nicola Alemanno ed all’archistar che ne è stato direttore dei lavori, infatti, è finito subito sulle cronache nazionali, visto anche che a finanziarlo era stata una campagna di raccolta fondi promossa da Corriere della Sera e Tg La7.

Indignato, addirittura, il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, nell’edizione di ieri sera del notiziario: “Ne va della reputazione della nostra credibilità e anche dei vostri soldi” ha detto, ipotizzando addirittura azioni verso la magistratura spoletina (qui il video). A smontare le accuse che gli vengono mosse è stato lo stesso architetto Boeri, che ai microfoni dello stesso tg ha evidenziato come si tratti di una struttura assolutamente provvisoria e perfettamente smontabile e rimontabile.

Ha voluto dire la sua, invece, soltanto questa mattina, durante una conferenza stampa in piazza San Benedetto, il primo cittadino di Norcia. Che ha confermato fiducia nella magistratura paventando però l’ipotesi che ora si sequestrino anche scuole e ristoranti. Alemanno ha annunciato che sta pensando di dimettersi, chiedendo poi che qualcuno dica agli amministratori come fare per le altre strutture in cantiere, per far andare avanti la comunità.

La nota della Procura

Il sequestro del Centro Polivalente Comunale di Norcia noto come “Padiglione delle Esposizioni” non è il frutto di una iniziativa individuale di uno o più magistrati del pubblico ministero ma di un provvedimento del giudice, che ha sottoposto a vaglio critico e accolto la richiesta del pubblico ministero.
L’ufficio contesta, al momento, l’assenza di un valido titolo abilitativo e la violazione del vincolo paesaggistico inerente il territorio del Parco Naturale dei Monti Sibillini ed I siti “Natura 2000” di cui al DPR 357/1997 (regolamento di attuazione alla direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali, della flora ed ella fauna selvatiche).
Nè in seguito agli eventi sismici del 2016 nè in seguito a precedenti terremoti la normativa d’emergenza ha mai neppure lontanamente ipotizzato che ai sindaci, alla protezione civile o ad altre autorità fosse consentito di autorizzare nuove costruzioni derogando in via generale e incondizionata alle norme urbanistiche ordinarie.
Il sequestro della struttura non può provocare pregiudizi o ritardi all’opera di ricostruzione o risanamento delle abitazioni e degli altri edifici danneggiati a Norcia nè all’assistenza alle popolazioni in caso di futuri eventi sismici.
Per tutte queste ragioni, individuare nei magistrati della Procura di Spoleto il capro espiatorio da additare agli abitanti di Norcia come bersaglio per risentimenti e timori è ingiustificato in partenza, anche a prescindendo dalla definitiva valutazione sulla fondatezza dell’accusa, che spetterà al giuduce.
Poichè abbiamo assistito all’uso di organi di informazione per diffondere invettive basate su dati di fatto parziali e quindi falsi, animate da interesse personale, comprensive di esplicite intimidazioni e spinte al punto da invitare gli abitanti di Norcia a recarsi- per scopi imprecisati- a casa dei magistrati in caso di un nuovo sisma, faremo il possibile per tutelare la nostra reputazione e la tranquillità delle nostre famiglie.
Il Procuratore della Repubblica
Alessandro G. Cannevale

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