L'accusa: "La città più sporca e degradata"
Un consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza urbana. A chiederlo tutte le minoranze del consiglio comunale, il centrosinistra e il M5S, insieme in una conferenza stampa, la prima dal 2019. Tanti i temi messi sul piatto, tutti legati dallo stesso leit motive: “sul tema della sicurezza e del decoro, che avevano portato il centrodestra al governo, non è cambiato niente”.
“No alla politica dello struzzo”
Apre il capogruppo del Pd, Elia Sigismondi: “E’ grave – dice – il non voler ammettere che questa problematica esista e che, negli ultimi due anni, una serie di accadimenti l’abbiano fatta riemergere. La risposta non deve essere la politica dello struzzo, serve fare analisi per capire quello che è successo nel territorio, anche alla luce dell’emergenza Covid. Serve partire da una presa di coscienza. Le 400 firme dei cittadini del centro storico sono una presa di coscienza“. Segue David Fantauzzi, il capogruppo del Movimento 5 Stelle: “Il nostro è un approccio indipendente. Non avendo mai governato, vediamo le cose oggettivamente e la questione della sicurezza cittadina non è mai stata affrontata. Il sindaco, in campagna elettorale, ci disse che il primo cittadino può fare molto. Dopo due anni, non sembra così. L’amministrazione non ha affrontato neanche l’annosa vertenza della polizia locale. L’ufficio distaccato in piazza Matteotti non può essere la soluzione per il centro storico. La sicurezza non si risolve con il maquillage”.
Sicurezza, Gammarota mette in evidenza i ritardi
Mario Gammarota (Foligno 2030) ha messo in evidenza i ritardi: “Due anni che è aperta la gara delle telecamere ma non si sono viste. Sui bagni pubblici, tranne il cartello di legno, nulla si è visto. Non c’è un benché minimo intervento se non di facciata. Ormai non c’è solo il problema centro storico. Le 400 firme ci pongono una domanda: la movida va governata, questa amministrazione non sta governando. Si tratta di dialogare con la città. Quando il sindaco era di centrosinistra tutto deve risolvere, ora non è più così. Serve una cabina di regia per il centro e la movida: gli operatori economici e residenti devono essere seduti intorno ad un tavolo”. “Il compito della politica è risolvere i problemi dei cittadini – ha detto Francesco Silvestri (Patto x Foligno) – e la sicurezza deve essere affrontata sotto più punti di vista. Il sindaco può intervenire su alcuni settori, ma deve impegnarsi per rendere il centro più vivibile. Abbiamo periferie e quartieri abbandonati”.
“Prevenzione più che repressione”
Per la consigliera dem Rita Barbetti: “La sicurezza è anche prevenzione, non solo repressione. Serve prevenire con forme di educazione a tappeto”. Quindi ha citato cinque parole chiave sulla sicurezza: “Amministrazione, perché il sindaco può stanziare fondi e coordinare; E di educazione dei cittadini e delle forze dell’ordine: I di intelligenza, investigazione e inclusione per una mappatura della città e delle zone che andrebbero qualificate; O di organizzazione e U di urbanizzazione dei luoghi che hanno bisogno d inclusione. Trovo assurdo che non si potenzi la polizia locale, c’è un concorso ma si autorizza un esodo verso altri comuni“. Per Giovanni Patriarchi (Pd): “La città è più sporca, degradata e insicura di due anni e mezzo fa“.