Incontro per condividere misure adottate e da attivare con l'obiettivo di migliorare la sicurezza degli ambienti di lavoro e innalzare l'efficacia dei controlli
Mentre proseguono le indagini sulla microcamera trovata in uno spogliatoio dell’ospedale di Foligno, sul tema della sicurezza si è tenuto un confronto tra i vertici del nosocomio e i sindacati. Incontro che si è tenuto ieri dopo il botta e risposta a distanza tra organizzazioni sindacali e direzione del San Giovanni Battista.
Un’iniziativa ritenuta necessaria – riferisce l’Usl Umbria 2 – per ascoltare le istanze dei lavoratori e condividere le misure adottate e da attivare con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli ambienti di lavoro e innalzare l’efficacia dei controlli.
Il direttore dell’ospedale di Foligno dott. Mauro Zampolini ha illustrato la serie di azioni, in corso di implementazione, per aumentare il livello di sicurezza ponendo l’accento sui limiti posti dalle normative sulla privacy. Nello specifico, il piano di estensione delle telecamere e l’installazione di serrature elettroniche digitali negli spogliatoi con riconoscimento tramite badge aziendale devono essere realizzati senza ledere il diritto degli operatori alla riservatezza.
Le sigle sindacali presenti all’incontro hanno incoraggiato l’applicazione di misure rigorose a tutela della sicurezza purché risultino ben evidenti e chiare le finalità.
Altro tema di preoccupazione rappresentato nel corso della riunione è quello dei video postati sui social media. Il dott. Zampolini ha ricordato il documento trasmesso al personale, solo un mese fa, del direttore generale della Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino in cui definisce in senso restrittivo la diffusione di materiale che illustra attività all’interno dell’ospedale e altre potenziali violazioni della privacy.
Al termine dell’incontro la direzione dell’ospedale di Foligno ha preso l’impegno di redigere uno specifico progetto per il miglioramento della sicurezza e la tutela dei lavoratori dichiarando inoltre che nulla sarà tralasciato per verificare eventuali infrazioni del diritto alla riservatezza all’interno dell’ospedale.
Il direttore generale della Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino ha ribadito come l’azienda nel suo complesso abbia a cuore il tema della sicurezza e che si ponga a difesa della tutela dei lavoratori che rappresentano il grande patrimonio aziendale e che, soprattutto in questo periodo lungo e difficile, hanno contribuito con dedizione e spirito di sacrificio al mantenimento della qualità del servizio sanitario regionale.