Sabato 14 dicembre si terrà una cerimonia celebrativa in occasione della ricorrenza del 125° anno dalla fondazione dell’Associazione di Pubblica Assistenza Stella d’Italia. In una n ota stampa dell’Ente il ricordo e le ragioni della fondazione dello stesso.
“Fu nel mese di novembre dell’anno 1894 che nella nostra città fu costituita l’Associazione di Pubblica Assistenza Stella d’Italia su iniziativa dell’Avv. Giovanni Suman, Procuratore del Re, alla presenza di 50 aderenti, avendo egli constatato la mancanza di un’Associazione che si dedicasse, anche con sacrificio, all’assistenza delle persone bisognose. Lo stesso Avv. Suman, primo presidente dell’Associazione, predispose il primo Statuto con il quale si prevedeva non solo il trasporto degli ammalati e feriti in Ospedale, ma anche l’assistenza domiciliare.
La solidarietà, la gratuità, il dono, il riconoscimento e il rispetto dell’altro, non sono solo buoni sentimenti individuali, ma i valori che ci animano e che sono perseguiti quotidianamente e rivolti indistintamente a tutti.
Il nostro asse portante, il volontariato, è presente positivamente nello svolgimento della nostra attività e pone il proprio impegno al servizio dei bisogni dell’altro senza che ciò si configuri come un atto di buonismo ma espressione vera della propria appartenenza, della propria responsabilità.
In questi tantissimi anni la Stella d’Italia è stata protagonista nell’ambito territoriale nel quale opera non solo per la realizzazione della sua missione di assistenza e soccorso, ma anche interprete nel:
- Garantire innanzitutto lo scopo primario dell’Associazione: un trasporto efficiente, professionale e tempestivo per la propria popolazione e di quanti si avvalgono della nostra organizzazione;
- promuovere e sviluppare la cultura della solidarietà;
- diffondere la cultura del volontariato e della partecipazione, in particolare verso i giovani.
La nostra Associazione, inoltre, intende riconoscersi pienamente nella carta dei valori del volontariato nella sua duplice missione di promotore della cultura, della prassi della solidarietà e di agente del mutamento sociale che si specifica principalmente in:
- dimensione attiva, attraverso la gratuita presenza nel quotidiano;
- la dimensione sociale, quale soggetto della società civile che partecipa alla rimozione degli ostacoli che generano svantaggio, esclusione, degrado e perdita di coesione sociale.
Per queste considerazioni, sentiamo l’esigenza di coinvolgere i cittadini di Spoleto per testimoniare ancora una volta, tutti insieme, la vitalità di questa benemerita Associazione sostenendo con la loro presenza il lavoro dei tanti Volontari e amministratori che negli anni si sono succeduti.“
Foto repertorio TO