C’è preoccupazione fra gli agenti della polizia penitenziaria del supercarcere di Maiano di Spoleto dove domani, a quanto ha potuto apprendere TO®, arriveranno 50 sex offender, detenuti per reati a sfondo sessuale, da varie strutture penitenziarie del nord Italia. Una decina di questi sono già stati trasferiti nella settimana appena conclusa. Ma il grosso arriverà domani portando con sè una serie di problematiche di non poco conto.
A cominciare dalla stessa sorveglianza visto che l’organico degli agenti è sotto di almeno 60 unità. E questo in condizioni ‘normali’, ovvero con non più di 420 detenuti. Numero che da domani è destinato a lievitare fino a 470, per raggiungere quota 500 alla fine del mese (sarebbero una novantina i sex offender destinata al penitenziario della città del festival).
Dalla scorsa settimana è stata già aperta una ‘sezione’ destinata a ricevere questa tipologia di detenuti, definiti in gergo ‘protetti’ perchè non possono avere alcun contatto con altri ospiti della casa di reclusione. E questo per ovvie ragioni di sicurezza legate al codice ‘d’onore’ dei detenuti comuni che è durissimo verso chi si è macchiato di delitti sessuali, specie nei confronti di minori. Resta da capire chi penserà invece alla sicurezza degli agenti che già lo scorso mese avevano manifestato forti preoccupazioni. Le recenti proteste a livello regionale – innescate specie dopo la fuga di un detenuto da Terni (il terzo in pochi mesi; prima era successo a Perugia e Orvieto) – non sembrano finora aver risolto la problematica. Di rinforzi neanche a parlarne. E il malcontento cresce. “E’ solo questione di tempo – dice un graduato – prima o poi si verifcherà anche da noi qualche problema serio. In questo momento il rapporto agente-detenuto, nelle varie sezioni, è di 1 a 30 circa. Provate a immaginare cosa può succedere”.
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