Selezione cinghiali, nuovo confronto con Atc e cacciatori sul Regolamento

Selezione cinghiali, nuovo confronto con Atc e cacciatori sul Regolamento

Massimo Sbardella

Selezione cinghiali, nuovo confronto con Atc e cacciatori sul Regolamento

Ven, 12/02/2021 - 10:43

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La prossima settimana audizione in III Commissione regionale | Confagricoltura chiede di fare presto e lancia l'allarme peste suina

Nuovo confronto, la prossima settimana, con i presidenti degli Atc e le associazioni venatorie sul nuovo Regolamento della caccia di selezione, che include anche la specie cinghiale.

Lo ha annunciato la presidente della III Commissione consiliare regionale, Eleonora Pace, al termine della seduta dedicata al nuovo regolamento. Pace ha assicurato che prima dell’approvazione ci sarà un nuovo confronto, la prossima settimana, appunto con cacciatori e Atc.

Contro il regolamento, per il quale spingono gli agricoltori, si sono espresse le squadre umbre dei cacciatori cinghialisti, attraverso il loro coordinamento. Tra le associazioni venatorie, invece, non c’è uniformità d’intenti soprattutto per quel che riguarda le cosiddette zone “bianche”.

Un tema caldo, quello dell’emergenza cinghiali, come dimostra anche l’audizione che si è tenuta ieri, in seduta congiunta di II e III Commissione, con le associazioni venatorie e degli agricoltori.


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Confagricoltura: fare presto

Confagricoltura auspica che le competenti Commissioni consiliari dell’Assemblea legislativa diano un immediato parere positivo al nuovo Regolamento, approvato dalla Giunta regionale, per la gestione del prelievo venatorio degli ungulati attraverso la caccia di selezione estesa anche ai cinghiali. In attesa di condividere un piano complessivo più efficace per la gestione dei cinghiali.

Il presidente Fabio Rossi lancia l’allarme anche per la peste suina, veicolata dai cinghiali: “Confagricoltura ha sempre evidenziato che questa malattia contagiosa per i suini non lo è assolutamente per gli uomini. Ma non per questo vogliamo che si abbassi la guardia. Una minaccia con gravi conseguenze sulla tenuta economica e sociale del territorio”.

Rossi ricorda l’urgenza della revisione di aree vocate e non, totalmente inadeguata per la situazione attuale ledendo gli interessi degli imprenditori agricoli umbri, sia nel diritto di proprietà che di iniziativa economica.

Poco produttiva” viene invece valutata da Rossi la proposta fatta da altre associazioni di istituire un tavolo di lavoro permanente con la partecipazione diretta dei presidenti e vicepresidenti della II e III Commissione Consiliare, considerando che già sono attivati il Tavolo Verde e la Consulta Faunistico Venatoria preposti anche per la risoluzione del problema.


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