Scs, è resa dei conti: fra poco Antonini sarà sfiduciato. Tribunale respinge ricorso, il Cda si può fare - Tuttoggi.info

Scs, è resa dei conti: fra poco Antonini sarà sfiduciato. Tribunale respinge ricorso, il Cda si può fare

Redazione

Scs, è resa dei conti: fra poco Antonini sarà sfiduciato. Tribunale respinge ricorso, il Cda si può fare

Mer, 16/11/2011 - 22:40

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Carlo Ceraso
Fra poche ore alla Spoleto Credito e Servizi sarà la resa dei conti. Sulla quale, stavolta, neanche il Tribunale ha nulla da eccepire. Perché il presidente del Palazzo di Giustizia, il giudice Bellina, ha respinto il nuovo ricorso ex 700 cpc (quello per motivi d’urgenza) presentato da Giovanni Antonini che ha nuovamente tentato di fermare il Cda convocato dal vice presidente vicario Danilo Solfaroli che vede all’ordine del giorno una mozione di sfiducia nei confronti del presidente e del vice, l’avvocato Marco Bellingacci (nella foto). Era andata meglio una settimana fa quando il Tribunale aveva sospeso la convocazione del board, effettuata sempre da Solfaroli lo scorso 7 novembre per il giorno seguente: il giudice aveva censurato il poco tempo concesso ai consiglieri per prepararsi ai lavori del Cda.
L’esito di domattina sembra proprio certo: finirà 4 voti a 3. Quelli di Solfaroli, Cucchetto, Protasi e Raggi opposti, pare scontato, a quelli di Antonini, Bellingacci e Zuccari. Antonini comunque, nel confermare il dispositivo giudiziario odierno, ha fatto sapere che parteciperà ai lavori. Durante i quali si discuterà anche la arcinota Relazione di Bankitalia, quella seguita all’ispezione del 2010 che, dopo un lungo braccio di ferro, portò Antonini e Bellingacci ad abbandonare gli scranni più alti di Banca Popolare Spoleto. Salvo riprendere pochi giorno dopo con un blitz quelli del piano superiore, ovvero della controllante Scs. Ironia della sorte la controllata non ha mai informato la holding dei contenuti della relazione, con Antonini e Bellingacci che se ne son ben guardati di fare altrettanto: c’è voluto l’intervento di un socio, come anticipato da Tuttoggi.info, affinchè Cda e Collegio dei Revisori dei Conti venissero messi a conoscenza delle risultanze siglate dalla Vigilanza. Un documento che sta creando più di una difficoltà a 2 dei 3 revisori , quelli (Cerbella e Mallardo) che lo scorso 7 novembre, hanno deciso, contro il parere del presidente del Collegio, di convocare l’Assemblea dei soci, fissata per il prossimo 17 dicembre (è la data che Antonini spera di raggiungere per far decidere al ‘popolo’ della Cooperativa se deve farsi da parte o meno; anche se le censure di Palazzo Koch non sembrano vederlo più molto adatto a guidare istituti di credito e simili). Ed è per discutere proprio di questo che i Revisori hanno deciso di incontrarsi lunedì pomeriggio, pare insieme ai colleghi di Bps. La mattina invece si terrà l’udienza che il giudice Bellina aveva fissato per convocare le parti. Un appuntamento al quale Antonini sperava di presenziare ancora in qualità di Presidente ma che invece lo vedrà solo nei panni di Consigliere.
A microfoni spenti l’ex dominus di Bps (e ormai anche di Scs) ha ipotizzato che la manovra dei dissidenti sarebbe destinata ad interessare subito dopo anche il d.g. Bps, il dottor Francesco Tuccari, ma dall’entourage di Solfaroli & Co. la notizia viene smentita nel modo più assoluto.
Ma c’è un’altra notizia che sembra destinata a creare un altro clamore intorno a Palazzo Pianciani. A giorni, infatti, è attesa la sentenza sul ricorso presentato più di un anno e mezzo fa dall’ex presidente Scs, il professor Fabrizio Cardarelli, che pagò l’aver puntato l’indice contro Antonini con il defenestramento nell’ormai famoso Cda della ‘notte di Natale’ (2008). Ebbene il Cda, pochi mesi dopo, escluse Cardarelli anche da socio della Cooperativa. L’udienza si è tenuta già lo scorso 12 giugno e a breve dovrebbe esser depositata la sentenza. In caso di accoglimento del ricorso (Cardarelli è difeso dall’avvocato Giuseppe La Spina) per il professore si tratterebbe di un altro successo, dopo il riconoscimento avuto da Bankitalia che, nella citata Relazione, gli ha dato atto di aver denunciato in tempo la gestione “pervasiva, dominante e poco trasparente di Antonini”, per dirla con le parole della Vigilanza. Una denuncia rimasta però inascoltata fino all’avvio della ispezione. Dunque fra poche ore, alle 9 di domattina, si giocherà quella che per il presidentissimo potrebbe essere l’ultima partita.
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