“Scrivere di Dio”: è questo il titolo del racconto per parole, immagini e suoni, prodotto dal Festival Arte e Fede, che sarà presentato sabato 9 novembre alle 21 nel Duomo di Orvieto, in occasione dei 750 anni dalla morte di Tommaso d’Aquino.
Una sede non casuale, quella di Orvieto: Tommaso D‘Aquino soggiornò sulla rupe tra il 1261 e il 1265, di ritorno dall’Università di Parigi che lo aveva celebrato come indiscusso magister.
Il titolo del racconto rimanda alla frase pronunciata dal Crocifisso davanti a Tommaso che inginocchiato gli porgeva ciò che aveva scritto: “Bene scripsisti de me, Thoma”.
Il racconto
Il racconto intreccia alcuni momenti della vita di Tommaso d’Aquino. Saranno narrati gli anni di Parigi, le polemiche degli ordini mendicanti con i Maestri delle Arti e i secolari, la riscoperta di Aristotele, Orvieto al tempo del miracolo eucaristico di Bolsena e della residenza di Papa Urbano IV, gli ultimi anni di Tommaso a Napoli e la morte nell’abbazia di Fossanova.
La musica accompagnerà il progetto visivo di Massimo Achilli, con clip illustrative ed evocative dei temi e delle situazioni toccate dal racconto, e le animazioni di Silvia Spacca.
“Scrivere di Dio”
“Scrivere di Dio” è prodotto dal Festival Arte e Fede di Orvieto. Si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della Consulta delle Fondazioni dell’Umbria, dell’Opera del Duomo di Orvieto, del Capitolo della Basilica Cattedrale di Orvieto e della Diocesi di Orvieto-Todi/Ufficio per la cultura, con il patrocinio del Comune di Orvieto. Hanno contribuito al progetto anche il Lions di Orvieto e Hotel Palazzo Piccolomini Orvieto. Hanno collaborato l’Unitre, la Scuola comunale di musica “A.Casasole”, l’Istituto Storico Artistico Orvietano e la Trattoria del Moro.