Accanto alla scritta "Acab", la sigla di un gruppo ultras tunisino | Indagini in corso
C’è una pista seguita, tra le altre, con attenzione dagli inquirenti che indagano sulle scritte con lo spray viola comparse domenica mattina su vari monumenti del centro di Perugia. Scritte e disegni con cui in particolare sono tate imbrattate le scale della Cattedrale e la pavimentazione delle Logge di Bracci, su piazza IV Novembre. Ma che sono comparse anche in altri punti della città, come a Porta Pesa e in via Bontempi.
La parola che si ripete è “Acab”, acronimo di “All Cops are bastards” (“tutti i poliziotti sono bastardi”), che ha segnato le rivolte contro le forze di polizia fin dagli anni Settanta. E che ora potrebbero essere riemerse a seguito degli scontri in corso in Francia dopo l’uccisione del giovane Nahel da parte di un poliziotto.
Ma c’è anche un’altra scritta, quel “Dc07” che, come scrive Michele Milletti sul Messaggero, è la firma di un gruppo di ultras di Tunisi. Del resto, con lo spray sono state tracciate anche scritte in arabo. Sempre che questo non sia una forma di depistaggio per indirizzare i sospetti verso altri.
Per questo la vicenda non è stata classificata come una (comunque grave, visto lo sfregio fatto alla città) “brava”. Ma si indaga per verificare l’eventuale legame con attività effettivamente eversive.
Le scritte sono state coperte e transennate già domenica, per poi essere cancellate.