Due vere e proprie “case chiuse”, dove alcune ragazze di prostituivano: è quanto hanno scoperto gli agenti del commissariato di Assisi, denunciando infine un uomo per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Da tempo gli inquilini di un condominio di Santa Maria degli Angeli avevano lamentato la presenza di un continuo via vai di persone sconosciute entrare ed uscire da due appartamenti, all’interno dei quali si alternavano donne di origine straniere. Gli agenti del commissariato di polizia di Assisi, quindi, dopo svariati servizi di appostamento e ricerche sui siti web specializzati, hanno avviato le indagini per risalire all’organizzazione dell’attività.
Dalle indagini è emerso, anche con la testimonianza di alcuni clienti, che all’interno dei locali venivano fornite vere e proprie prestazioni sessuali dietro pagamento.
Nel corso delle indagini è stato appurato inoltre il ruolo di un cittadino italiano 57enne, avente vari precedenti di polizia, che forniva, in diversi modi, anche un’attività di assistenza alle ragazze. Sulla base degli elementi raccolti, il pm titolare dell’inchiesta ha emesso dei decreti di perquisizione domiciliare, che sono stati eseguiti nei giorni scorsi con la collaborazione degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Marche –Umbria.
Il primo dei due appartamenti, seppur non abitato, è stato trovato perfettamente allestito per l’attività di prostituzione. Nel secondo, invece, gli agenti hanno trovato due ragazze di origine sudamericane. L’abitazione appariva in tutta la sua evidenza allestita come luogo di prostituzione.
Tutto il materiale rinvenuto, compresa una somma di denaro di oltre 200 dollari e 500 euro, è stato quindi debitamente sequestrato. Mentre il 57enne in questione è stato rintracciato dalla Polizia e denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.