“Lo scoiattolo grigio, rispetto a quanto citato dal progetto di eradicazione (denominato ‘U-Savereds), non è un portatore di ‘virus letale’ (mai riscontrato) per lo scoiattolo rosso europeo, verificato che gli scoiattoli grigi sono presenti da ben 70 generazioni di scoiattoli”. Lo scrive il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) ricordando che “dei circa 1500 scoiattoli grigi stimati il 90 percento sarà soppresso attraverso soffocamento con anidride carbonica, con un costo complessivo di 1,43 milioni di euro, ma già nel 2016, questa pratica è costata la vita a circa 470 scoiattoli”.
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Nel ritenere che “le priorità sono altre”, Ricci annuncia una sua interrogazione con la quale chiede alla Giunta regionale di “attivarsi per verificare e svolgere una ricognizione, per quanto di competenza, sugli effetti del progetto denominato ‘U-Savereds’ in Umbria ai fini della salvaguardia dello scoiattolo grigio correlata, ambientalmente, alla tutela delle identità locali e al rispetto degli animali”. Per Ricci, in conclusione, “con tutti i problemi di persone e famiglie, la crisi economica per la mancanza di posti di lavoro e le casette del terremoto che non ci sono per tutti, possiamo pensare allo scoiattolo rosso sopprimendo quello grigio radicato in Umbria?”.
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