Jacopo Brugalossi

Lo sciopero degli autotrasportatori e i blocchi al transito delle merci stanno avendo ripercussioni in tutta Italia. Anche a Spoleto, dove comincia ad essere difficile acquistare nei supermercati determinati prodotti. Sono principalmente quelli freschi, frutta, verdura e carne, a scarseggiare sugli scaffali, alcuni dei quali tristemente vuoti da inizio settimana. E quanto più il fornitore è geograficamente lontano, tanto minori sono le possibilità che la merce sia consegnata regolarmente.

Ritardi. Sembrerebbero Conad ed Eurospin i supermercati più “risparmiati” dagli scioperi. I fornitori, a quanto riferito dagli stessi lavoratori, non hanno ancora saltato giorni di consegna, “anche se da lunedì lo scarico merci ha accusato pesanti ritardi”, fanno sapere dal Conad. Ritardi che non si limitano ai prodotti freschi ma sono generalizzati. Il primo campanello di allarme per l’Eurospin, invece, è arrivato oggi (ieri per chi legge, ndr). “Dopo le consegne puntuali di lunedì e martedì ci hanno avvisato che da oggi ci saranno dei ritardi, assicurandoci però che scaricheranno entro la giornata”, raccontano dallo stabilimento di Madonna di Lugo.

Consegne ferme. Va peggio a Coop e Tigre, che da lunedì non vengono riforniti di carne, frutta e verdura. “E domani di sicuro non arriva niente”, racconta il vicedirettore del Tigre di Via Martiri della Resistenza, mostrando gli scaffali vuoti. “Non partendo direttamente dalla terra di origine alcuni prodotti, come ad esempio le arance siciliane, non arrivano alle nostre piattaforme nell’Italia centrale, bloccando di fatto il nostro approvvigionamento. Tutto ciò che possiamo fare, oltre che aspettare lo sblocco delle merci, è rivolgerci a qualche produttore locale per la frutta e la verdura di stagione”.

Filiera corta. Nella stessa situazione di Coop e Tigre si trova l’Emi di San Nicolò, che ha problemi nell’approvvigionamento proprio delle arance dalla Sicilia, oltre che della carne proveniente dagli allevamenti del nord-centro Italia. “Alcuni fornitori avrebbero voluto consegnare, ma gli è stato impossibile per via dei blocchi”, racconta il direttore, che comunque non ha riscontrato disagi particolarmente preoccupanti. “Forse il nostro supermercato è avvantaggiato rispetto ad altri perché per diversi prodotti freschi ci affidiamo alla filiera corta, creando una rete con i piccoli e medi produttori locali. Ad esempio, alcune delle verdure che vendiamo arrivano direttamente alla zona di Trevi, e questo permette che gli scaffali non siano vuoti”.

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