Lo scioglimento del Centro agro-alimentare, per effetto di una forte perdita di bilancio, accertata dai revisori dei conti in 532 mila 780 euro, non deve gravare sulle tasche dei cittadini umbri e deve rappresentare l'occasione per varare quella riforma concreta delle agenzie regionali che snellisca il numero degli enti che fanno capo alla Regione e privilegi le scelte imprenditoriali e di mercato, non più politico-istituzionali, capaci di produrre utili, lasciando alle istituzioni solo il compito di fissare gli obiettivi da raggiungere.Lo propone con una mozione da discutere in Consiglio regionale, Enrico Sebastiani, capogruppo Udc, rilevando che dello scioglimento dell'ente, su precise indicazioni della Giunta, dovrebbe farsi carico l'Arusia (Agenzia regionale per lo sviluppo dell'agricoltura) che però, osserva Sebastiani, non dispone del necessario capitale per far fronte agli obblighi di legge previsti per lo scioglimento.Sebastiani, fortemente critico con la gestione delle varie agenzie regionali, parla di “amministrazioni condotte senza alcuna capacità imprenditoriale e che, per questo motivo, oggi presentano delle vere e proprie voragini nei rispettivi bilanci”. A suo giudizio l'Arusia non può farsi carico dello scioglimento del Centro agro-alimentare, in quanto per condurre in porto l'operazione dovrebbe disporre un ulteriore aumento di capitale, del tipo di quelli realizzati in passato come, “conseguenza di precise direttive della Regione Umbria che destinava alla stessa Agenzia i finanziamenti necessari”. Nel testo della mozione, oltre a precise indicazione per una soluzione definitiva del problema, da condurre in nome della efficienza e delle efficacia, Sebastiani propone di dare attuazione concreta alla riforma di tutte le agenzie regionale, con una “definitiva riprogettazione e ridistribuzione di compiti e funzioni e la eliminazione di tutti gli enti superflui”.
SCIOGLIMENTO DEL CENTRO AGRO-ALIMENTARE: LA POSIZIONE DELL'UDC
Gio, 31/01/2008 - 12:09