Un “approdo comune” quello che il premier Renzi ha promesso a Scelta Civica, creando così “lo strappo” all’interno del partito e la migrazione, il 6 febbraio, di 8 parlamentari all’interno delle fila del Pd. La “valanga Renzi” travolge, dopo il filotto dell’elezione del Presidente Mattarella, anche Scelta Civia. L’Umbria non subisce il colpo silenziosamente. E dunque accanto al ministro dell’Istruzione e senatrice Stefania Giannini, alla senatrice Linda Lanzillotta e alla vice presidente Ilaria Borletti Buitoni (quest’ultima non era all’interno della rosa dei fuoriusciti fin da subito) compaiono anche i nomi del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, dei senatori Pietro Ichino, Gianluca Susta e Alessandro Maran, e la deputata e Irene Tinagli. A loro si aggiungono Mario Monti, che va ad allargare le fila del gruppo Misto, e Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, che però non passa nel Pd.
Wikipedia nel passato – E a metterci il carico c’è anche internet, con il famoso sito Wikipedia. “Scelta Civica, è stato un partito politico italiano liberale ed europeista”. Così si leggeva, a pochi minuti dall’ufficializzazione della ‘migrazione’ di otto parlamentari verso il Pd, proprio a proposito di Sc, nonostante fosse fissato per oggi (8 febbraio, ndr) il congresso del partito. La ‘web enciclopedia’ è spesso molto reattiva sulle ‘ultime ore’ soprattutto quando si tratta di decessi di personaggi famosi anche quando girano ‘bufale’ su interne.
La nota dell’onorevole Galgano – “Faccio i migliori auguri ai deputati e ai senatori che hanno deciso di confluire nel Pd motivando questo esodo, che è quanto di più lontano ci sia da un’evoluzione, come strada obbligata per l’attuazione delle riforme. Tuttavia, per quanto ci riguarda, soprattutto alla luce del bilancio degli ultimi dieci mesi, ci permettiamo di dubitare che questo avvenga“: così la deputata di Scelta civica Adriana Galgano, in una nota.
Galgano sottolinea che “in Scelta civica sono rimasti i veri ”civici”, che rispettano il mandato che ci hanno affidato gli italiani proprio perchè ci hanno riconosciuto estranei alla smania di ricollocazione e alle logiche stantie che stanno dietro alle ”operazioni di palazzo” mirate esclusivamente al mantenimento di poltrone e alla spartizione di micropoteri”.
“In questo contesto, inoltre, parlare di ”responsabilità” ci sembra davvero azzardato. Semmai – conclude la deputata di Sc – i ”responsabili” siamo noi che vogliamo rilanciare il nostro progetto e per questo abbiamo insistito per indire il congresso, in programma per domenica“.
Il congresso – E oggi al primo congresso nazionale di Sc ci sono i rappresentanti di quasi tutte le forze politiche, ma nessuno in rappresentanza del Pd. Così come, ovviamente, mancano gli otto parlamentari di Sc che sono passati nei gruppi dei democratici al Senato e alla Camera.
Al congresso sono invece presenti il leader di Italia Unica, Corrado Passera, i rappresentanti di Fi, Renata Polverini, di Ncd, Gaetano Quagliariello, di Sel Loredana de Petris e Arturo Scotto, dell’Udc, Lorenzo Cesa, di Cd, Bruno Tabacci, dei Radicali, Rita Bernardini ed anche una ex M5s come la deputata Paola Pinna.
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