L’amministrazione fa chiarezza sul futuro delle scale mobili del parcheggio di Porta Nuova, con una soluzione in tre step che prevede il ripristino della scala mobile (arrivata al suo fine vita e la cui operatività non è più prolungabile visto lo stato di usura; accadrà entro il 2020) e la realizzazione dell’ascensore, entro il 2021.
Nel mentre, viene confermato lo scarico a Largo Properzio, soluzione che però non piace ai 400 cittadini e attività commerciali – incluse le cinque (un bar, un’edicola, tre negozi di souvenir) – che hanno firmato la petizione per chiedere certezze sui tempi di riapertura dell’infrastruttura.
E il perché è presto detto. Chi si ferma a Porta Nuova vuole visitare la città in discesa e quindi ripartirebbe non dal parcheggio dove è sceso, ma da quello nella zona di San Pietro. Quindi nessuno di coloro che scenderebbe a Largo Properzio tornerebbe a Porta Nuova, o comunque sarebbe una percentuale infinitesimale, con danno anche per i negozi di Borgo Aretino.
Le richieste dei cittadini
Anche per questo i commercianti hanno fatto già presente al vicesindaco Stoppini il 30 gennaio nel corso di una riunione (e con pec inviata al Comune il giorno successivo) che la soluzione prospettata è insostenibile.
“Come commercianti del parcheggio – si legge nella pec – ci troviamo davanti ad una situazione insostenibile. I turisti che si trovano davanti alla possibilità di scegliere se scendere a Portanuova e fare a piedi le scale o arrivare in pullman fino al largo Properzio, è chiaro che sceglieranno l’ultima delle due opzione e ciò comporterebbe che le nostre attività non sarebbero assolutamente fruibili da questo tipo di utenza Quindi rendendoci conto della attuale impossibilità materiale di intervenire a breve tempo sulla sostituzione delle scale mobili (perché per noi il tempo utile sarebbe entro marzo – ossia l’inizio dell’imminente stagione turistica che oltretutto quest’anno vede anche l’arrivo del Papa per l’evento ‘Economy of Francesco’ dalla quale saremmo completamente tagliati fuori !) ma non comprendendo bene i motivi del mancato intervento a tempo debito, ossia nel 2016“.
Sono cinque le proposte dei commercianti, ossia
- 1) Effettuare il check point all’interno del parcheggio Porta Nuova con effettivo accompagnamento in pullman dei soli disabili a largo Properzio;
- 2) rispetto del numero minimo dei pullman, 22, così da dare visibilità alle banchette del parcheggio spesso offuscate dai troppi pullman;
- 3) un servizio navetta che trasporti i turisti dal parcheggio a largo Properzio e che lasci consequenzialmente quelli in attesa liberi di utilizzare questo lasso di tempo per lo shopping e i servizi;
- 4) la garanzia che i turisti ripartano da Porta Nuova, facendo sì che per tutto il tempo utile alla sostituzione del corpo scale mobili lo scarico dei turisti possa essere effettuato al Parcheggio San Giovanni Paolo II e il carico al Parcheggio Porta Nuova;
- 5) sempre per il tempo necessario alla sostituzione del corpo scale mobili il Comune di Assisi dovrebbe mettere a disposizione gratuitamente dei locali all’interno di Assisi in cui svolgere l’attività commerciale, “dando un senso al pagamento della Tassa di occupazione suolo pubblico che diversamente non avrebbe alcun senso pagare”.
Il cronoprogramma dell’amministrazione per le scale mobili
Cinque punti ai quali il Comune dovrebbe rispondere entro febbraio, “pena” la protesta plateale dopo settimane di raccolta firme e di incontri.
Per intanto la giunta, per bocca degli assessori Valter Stoppini e Alberto Capitanucci, fa il punto sui piani per il futuro. Secondo il vicesindaco Stoppini, la soluzione Largo Properzio “permetterà l’accesso agevole al centro della città, con gli autobus diretti a Porta Nuova che effettuano il check point al parcheggio e poi possono scegliere di arrivare fino a Largo Properzio per la sola operazione di scarico dei passeggeri. A questo modus operandi si accompagnerà opportuna regolazione del flusso in modo da ridurre al minimo le interferenze. I passeggeri potranno risalire sugli autobus nel parcheggio di Porta Nuova dove i bus sosteranno, come sempre. Alle stesse condizioni sarà possibile far dirigere gli autobus e quindi far scendere i passeggeri anche nel parcheggio di Piazza Matteotti“.
“In via definitiva poi – aggiunge l’assessore Alberto Capitanucci – saranno poi sostituite le scale mobili esistenti dal momento che in seguito al guasto non è possibile procedere solo con una manutenzione“.
Per questa sistemazione ci vorranno mesi (l’ipotesi più ottimistica è per il 4 ottobre) e risorse pari a 400.000 euro rispetto ai 150.000 preventivati per la sola manutenzione. Poi, nell’ottica di abbattimento delle barriere architettoniche, “verrà realizzato, entro il 2021 e come richiesto dalla petizione, che bocciava il solo progetto degli ascensori in favore di un ripristino rapido delle scale mobili, un ascensore che renda il parcheggio di Porta Nuova il primo con reale possibilità di accesso ‘senza barriere’ all’asse mediano del centro storico“. “L’obiettivo finale – concludono i due amministratori- è ridare la giusta dignità a Largo Properzio, ingresso principale del centro storico, e a Borgo Aretino, con le sue porte e il suo belvedere, per farne di nuovo una parte di città viva e vitale”.
Le richieste dell’ex sindaco Edo Romoli
Sulla vicenda interviene anche l’ex sindaco di Assisi Edo Romoli, in passato sponsor della Proietti e oggi in rotta di collisione con alcune scelte della giunta. “Ma come è possibile – si chiede – che a fronte di un fatto così grave, che colpisce anche cittadini comuni, residenti e turisti, gli assessori competenti ci facciano sapere, con sorprendente spensieratezza, che la scala mobile (magari ampliata) tornerà a funzionare alla fine del 2020!! Non sono d’accordo, il sindaco si comporti da sindaco che decide, trovi le risorse che ci sono (tassa di soggiorno), faccia la gara, sostituisca la scala ed acquisisca il parere del ministero: se avessero intrapreso questa soluzione alcuni mesi indietro, per l’arrivo del papa la scala avrebbe funzionato. Sindaco, adesso sostituite la scala mobile, il nuovo progetto con la tratta in discesa può aspettare. La raccolta di firme messa in atto da Andrea Angelucci è un’iniziativa giusta e opportuna, che incanala rabbia e sdegno ma non basta. Bisogna organizzare una forte protesta che manifesti tutta l’indignazione della città”.