La nuova legge di Stabilità garantirà un nuovo aumento del Fondo sanitario. Sarà compito delle Regioni rendere ancora più efficiente la manovra garantendo un taglio sostanziale dei tanti sprechi registrati nel settore. È partendo da qui che possiamo dare un importante contributo al rilancio del Paese
È quanto dichiarato da Federico Gelli (responsabile nazionale sanità Pd), intervenuto ieri (martedì 10 novembre) a Città di Castello all’incontro ‘Emergenza sanità, servizio pubblico da salvaguardare, tra razionalizzazione e qualità’, organizzato dal Partito democratico nella sala del Consiglio comunale. Presenti all’iniziativa anche l’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare Luca Barberini, il vicepresidente dell’assemblea legislativa Marco Vinicio Guasticchi, il segretario Pd provinciale di Perugia Dante Andrea Rossi, il segretario comunale di Città di Castello Rossella Cestini e Domenico Caprini, membro dell’assemblea nazionale del Pd.
“Passeremo – ha precisato Gelli – da 109,7 miliardi a 111 miliardi e non possiamo quindi dire che le risorse per il settore verranno tagliate. Una parte di questa quota (800 milioni) è stata vincolata per dar vita a quell’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza attesi ormai dal 2011. Rispetto alle richieste delle Regioni, cercheremo poi di trovar soluzione per il rinnovo dei contratti in modo da non dover pesare sugli stanziamenti per la sanità e, per il finanziamento di 500 milioni per il Fondo sui farmaci innovativi, ho già proposto di vincolare una quota di risparmio, pari a circa 314,3 milioni, provenienti dalla recente rideterminazione del prezzo di rimborso dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale”.
L’assessore regionale Luca Barberini ha evidenziato come “in questa fase di programmazione, per la Regione sia importante conoscere da vicino i bisogni dei cittadini per poter, alla luce della ristrettezza di risorse, fare delle scelte strategiche mirate e il più rispondenti possibile alla domanda di salute della popolazione. Stop agli ospedali fotocopia, avanti con la riorganizzazione, innovazione, integrazione con il territorio e interventi sulle liste di attesa“. “Queste ed altre priorità – ha aggiunto – ci guideranno anche nella stesura del Piano sanitario 2016-2018, anche se l’obiettivo è andare oltre e cioè buttare le basi per una programmazione che possa dare la linea per i prossimi 10-15 anni”.
“Questo incontro – ha precisato Guasticchi, promotore dell’iniziativa – costituisce un primo concreto momento di riflessione importante in una fase di transizione dove, da una parte sono necessari tagli alla spesa e razionalizzazioni delle risorse per sostenere i bilanci, dall’altra invece sono richieste scelte politiche certe che garantiscano una sempre più alta ed efficiente qualità dei servizi pubblici sanitari erogati per tutti i cittadini. Un modo di confrontarci in presa diretta con le collettività regionali che porteremo avanti anche su altre questioni”.