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Sanità, approvato atto di indirizzo regionale: 22 voti favorevoli e 7 astenuti. Venturi ha presentato un atto separato

Redazione

Sanità, approvato atto di indirizzo regionale: 22 voti favorevoli e 7 astenuti. Venturi ha presentato un atto separato

Mer, 21/12/2011 - 10:58

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Il consiglio ha approvato ieri un atto d'indirizzo sulla sanità regionale. L’atto è stato votato per parti separate: la minoranza si è astenuta sulle premesse e le considerazioni (22 voti a favore e 7 astensioni); maggioranza e minoranza (con la sola eccezione di Leo Venturi, che aveva presentato un altro atto) hanno votato insieme il dispositivo (28 a favore e un astenuto), all’interno del quale sono peraltro stati inseriti alcuni dati sull’attività dell’azienda ospedaliera ternana. Tra le indicazioni sulle quali il consiglio intende impegnare la giunta ci sono soprattutto quelle in tema di finanziamenti per la ristrutturazione dell’ospedale, per la collocazione di una delle due Asl umbre a Terni, insieme ad un’azienda integrata ospedale università, sotto la direzione della quale collocare anche il nuovo ospedale di Narni-Amelia. Inoltre il consiglio chiede di ridurre sempre di più il rischio di sovrapposizioni e disfunzioni, attraverso meccanismi di cooperazione ed integrazione, anche attraverso la costituzione di dipartimenti interaziendali, tra aziende ospedaliere e tra le relative Asl.

In particolare, tra i punti più importanti dell’atto d’indirizzo, quelli attraverso i quali il consiglio comunale impegna sindaco e giunta affinché sollecitino la Regione ad attivarsi con il nuovo Governo “per recuperare e, se possibile, incrementare la dotazione finanziaria a disposizione della Azienda Ospedaliera di Terni per ammodernarla sia strutturalmente che tecnologicamente”.
Il consiglio chiede anche che la giunta s’impegni a “puntare ad una semplificazione e razionalizzazione dell’assetto organizzativo-istituzionale del sistema sanitario umbro con la creazione di due Asl, con massa demografica simile, che abbiano come riferimento per l’alta specialità ciascuna, una Azienda Ospedaliera, una rete integrata di ospedali per la medio-bassa specialità ed una vasta offerta di servizi territoriali”. “Per peso demografico, centralità geografica, capacità attrattiva, articolazione e ricchezza di servizi, facilità di relazioni istituzionali e presenza di alti soggetti con cui il sistema sanitario regionale interagisce, dall’Arpa all’Istituto Zooprofilattico – si legge ancora nell’atto – la sede di una delle Asl venga collocata nella città di Terni”.
“Per quello che riguarda le due Aziende Ospedaliere, si vada verso la realizzazione di due aziende integrate ospedale-università, con autonomia gestionale, in modo da coinvolgere pienamente l’Università nell’assistenza, migliorando ulteriormente il servizio, anche attraverso la messa a disposizione di personale medico universitario altamente qualificato. Per ridurre sempre di più il rischio di sovrapposizioni inopportune e disfunzioni, devono essere promossi meccanismi di cooperazione ed integrazione attraverso la costituzione di dipartimenti interaziendali”.
“Si dia poi corso al progetto, rivisitato e reso più praticabile – continua l’atto d’indirizzo – della costruzione, nella zona di Colle Obito, della nuova sede della ASL” e si renda “praticabile l’uso dell’edificio della nuova sede della Facoltà di Medicina, rendendolo così disponibile per le attività didattiche, assistenziali e di ricerca, fra cui va segnalata l’importanza del nuovo laboratorio di biotecnologia del prof. Andrea Crisanti che sarà centro di riferimento mondiale per la lotta alla malaria”.
“Si dia il via alla realizzazione del nuovo Ospedale di Narni-Amelia, a vocazione prevalentemente riabilitativa, in modo da soddisfare una domanda sanitaria ad oggi insoddisfatta, e con la presenza di servizi e specialità atte a decongestionare l’Azienda Ospedaliera di Terni di buona parte delle prestazioni di bassa e media complessità che oggi la appesantiscono. sotto la responsabilità di direzione dell’Azienda Ospedaliera in modo da favorire alti livelli di integrazione”; “si potenzi il Dipartimento di prevenzione”; “si acceleri nella realizzazione, a livello di territorio dei servizi intermedi (hospice – servizi semiresidenziali)”; “si dotino le strutture sanitarie di personale, sia mediche che delle professioni sanitarie, adeguato nei numeri e nelle competenze, valorizzandone il lavoro e la piena partecipazione agli obiettivi aziendali”.

Il consiglio ha anche votato l’atto d’indirizzo sulla sanità proposto dal consigliere Leo Venturi di Terni Oltre, bocciandolo con 19 voti contrari, 8 astensioni e un voto a favore.
Si trattava di un atto presentato nell’aprile del 2010 con il quale Venturi proponeva anche di prendere in considerazione la realizzazione di un nuovo ospedale unico per il comprensorio ternano al posto di quello attuale e del realizzando ospedale di Narni e Amelia. Era stato lo stesso Venturi a proporre l’inserimento dell’atto all’ordine del giorno.

Tornando all’atto approvato, Enrico Melasecche ha motivato l’astensione sulle premesse considerandole “eccessivamente trionfalistiche”. “Non è vero – ha detto – che tutto va bene: lo sanno i cittadini che devono attendere le prestazioni per troppi mesi”. “Inoltre – ha aggiunto – la sanità a Terni è eccessivamente politicizzata”.

“L’atto di oggi – ha detto Giuseppe Boccolini (Psi) – è l’inizio di una nuova battaglia politica, la base di una trattativa per la quale serve l’impegno di tutti”.
Secondo David Tallarico (PTca) “è un atto d’indirizzo che deve dare forza alla Giunta: i soldi per la sanità nel ternano sono sempre stati la metà di quelli erogati per Perugia, ciononostante l’Azienda di Terni resta molto competitiva, come dicono i dati”.
Per Francesco Ferranti (Pdl) su richieste come quelle contenute nell’atto “serve un’unità d’intenti da parte della città”.
Giampiero Amici (Pd) ha voluto sottolineare in positivo la convergenza sul dispositivo dell’atto d’indirizzo. “Noi con quest’atto precisiamo la posizione non di un gruppo, ma del consiglio comunale su che cosa la nuova organizzazione sanitaria regionale deve prevedere per Terni”. Amici ha ricordato lo stravolgimento economico-finanziario creato dai tagli dei governi Berlusconi di circa 160 milioni in tre anni per l’Umbria.
Paolo Maggiolini (Gm) ha sottolineato l’importanza dell’ospedale di Narni-Amelia, in funzione complementare per quello di Terni, soprattutto per la riabilitazione.
Mauro Nannini (Fds) ha ricordato come “la mannaia del Governo si sia abbattuta sulla sanità umbra”. Nannini ha sottolineato anche l’importanza della prevenzione sulla sanità: “I costi per mantenere una persona in salute sono infinitamente inferiori a quelli per servono per curarla”.

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