Il tour elettorale del leader della Lega nord Matteo Salvini ha fatto tappa, nel tardo pomeriggio di giovedì 18 maggio, anche a Città di Castello. Arrivato in Piazza Gioberti, con qualche minuto di ritardo (si trovava a Roma per registrare una puntata di Porta a Porta), il segretario del Carroccio è stato accolto da centinaia e centinaia di persone tra bandiere biancoverdi e selfie volanti. Presenti all’appuntamento anche il candidato sindaco Nicola Morini, sostenuto proprio dalla Lega Nord nella Coalizione di Centrodestra, il Senatore Stefano Candiani, il segretario cittadino Nico Mazzoni, il consigliere regionale Valerio Mancini e tutti i 24 candidati consiglieri della lista, tra cui figura anche il Responsabile nazionale giovanile Riccardo Augusto Marchetti. A presidiare l’intera area, fin da piazza Garibaldi, un corposo schieramento di Polizia e Carabinieri.
Salvini a Città di Castello – Prima del suo comizio Salvini ha indossato la maglietta della Lega Nord tifernate con su la scritta “Città di Castello”e ha voluto riprendere la folla facendo una “diretta” su Facebook: “Una piazza come questa Renzi se la sogna”, ha detto. Il segretario federale del Carroccio ha toccato tanti argomenti, a partire dalla legge Fornero, “che costringe le persone a lavorare fino a 70 anni e rovina soprattutto i giovani che si danno alla fuga all’estero mentre qui ci riempiamo di finti profughi”. Altri punti toccati sono stati quelli dell’immigrazione, della sicurezza, della prostituzione, “che dovrebbe anche essere tassata”, del diritto dell’aggredito di rispondere con la legittima difesa e della contrarietà all’adozione gay, scanditi da applausi di consenso del pubblico. Infine Salvini ha speso due parole per invitare i presenti a votare il candidato Nicola Morini “per liberare Città di Castello dal governo della Sinistra, presente qui da oltre 70 anni”. “In Umbria la Lega è ormai la prima forza – ha aggiunto – ma c’è ancora tanta strada da fare, perché noi vogliamo arrivare a governare questa regione e far finalmente abdicare la Marini”.
Salvini ad Umbertide – Intorno alle 19.45 Salvini ha raggiunto anche la vicina Umbertide, per poi visitare il cantiere del discusso centro culturale islamico. Qui gli applausi della folla si sono alternati a qualche fischio e parole di contestazione, ai quali il leader della Lega ha risposto mandando dei baci. Il segretario federale ha ribadito il suo ‘no’ alla moschea, “non per problemi religiosi, perché uno può essere ebreo, valdese o buddista. L’Islam non è solo una religione ma usa una religione per imporre un modo di vivere che non riconosce le nostre libertà e i nostri diritti. Non esiste, qui da noi, che la donna valga meno dell’uomo. Non il singolo, ma l’intera cultura islamica non è compatibile con i nostri valori”.
