Matteo Salvini chiude, con un giorno di anticipo, la campagna elettorale di Umberto De Augustinis, il magistrato in quota al centrodestra che ha conquistato il ballottaggio lo scorso 10 giugno.
5-600 le persone che hanno voluto salutare in piazza Garibaldi il loro candidato e ancor più il titolare del Viminale, giunto con quasi due ore di ritardo (Salvini ieri ha chiuso la campagna anche a Viterbo e a Terni) ma che si è fatto perdonare rimanendo, dopo il breve comizio, per più di un’ora a fare selfie con i suoi elettori.
Al fianco di De Augustinis c’erano i parlamentari Stefano Candiani (neo Sottosegretario dell’Interno con delega ai Vigili del fuoco), Virginio Caparvi, Donatella Tesei, Franco Zaffini e anche l’ex senatore Domenico Benedetti Valentini.
A loro il compito di tenere il palco fino all’arrivo di Salvini.
Ad aprire la serata, dopo i saluti di Giampaolo Emili, è stato il senatore Candiani che ha ribadito che la Lega non si accontenterà di “conquistare Terni e Spoleto ma l’anno prossimo punteremo a Foligno per arrivare, nel 2020, fino alla Regione. La Marini deve andare a casa”. Poi i temi dell’attualità sugli “immigrati e irregolari, la pacchia è finita” ha detto ricordando lo slogan di Salvini .
“Dobbiamo tutti dire grazie a Umberto De Augustinis per il grande gesto d’amore che ha compiuto verso Spoleto” ha continuato la senatrice Tesei “un simbolo di trasparenza e legalità. E’ ora di dire basta al trasformismo. Mi hanno riferito che in questi giorni sono venuti a Spoleto illustri personaggi come Franceschini e Gentiloni ma vi ricordo che li abbiamo mandati a casa, sono il passato. C’è un nuovo Governo che sta portando avanti cose importanti, un governo che non dimenticherà questa città che merita di tornare a essere protagonista della scena nazionale”.
Franco Zaffini, che oggi ha festeggiato la nomina a membro della Commissione Sanità al Senato e quella di membro della Giunta per il regolamento, ha ricordato la preparazione e l’impegno di De Augustinis. “E’ la scelta giusta, De Augustinis rappresenta il cambiamento e per una volta Spoleto merita di cambiare”.
Poi l’abbraccio e il bacio (sulla guancia) con Candiani che il Sottosegretario subito puntualizza “non è che ho cambiato gusti, siamo sempre tradizionalisti!”. “Ci mancherebbe altro” ribatte Zaffini.
Arriva il turno del candidato sindaco che ringrazia tutta la squadra delle cinque liste che lo sostengono e gli elettori. La folla scandisce “Um-berto, Um-berto”. “Abbiamo la possibilità di cambiare, io stesso sono cambiato rinunciando ai miei impegni a Roma per dedicarmi a Spoleto”. Poi ricorda la preoccupazione per il futuro del Tribunale di Spoleto: De Augustinis ricorda a tal proposito la “lettera aperta” della moglie, l’ex presidente del Tribunale Emilia Bellina, che ha manifestato i propri timori se il Palazzo di giustizia dovesse essere chiuso. Poi spiega il motivo della sua scesa in campo, la sua “follia” come l’ha chiamata estualmente De Augustinis. “Perché quest’inverno ho avuto una brutta influenza e ho avuto bisogno delle cure dell’Ospedale…è decisamente calato sotto tanti punti di vista e questo non è possibile perché la salute è un bene prezioso”.
Sarebbe la volta di Benedetti Valentini ma l’arrivo di Salvini fa obbligatoriamente modificare il programma degli interventi. “Dobbiamo ringraziare Umberto per il suo impegno e a Matteo Salvini che, nonostante debba affrontare mille problemi da Ministro, è venuto per due volte a Spoleto in due settimane” ha detto l’ex parlamentare.
Tensione in piazza (CLICCA PER IL VIDEO)
Salvini è appena salito sul palco quando a pochissima distanza, mescolati tra l’elettorato di centrodestra, 3 forse 4 ragazzi urlano al suo indirizzo “Tornatene in padania!”, suscitando l’ira dei presenti e il pronto intervento delle forze dell’ordine che hanno evitato il peggio.
Immediata la reazione di Salvini : “Fate un applauso ai quattro sfigati di sinistra, andate a casa bimbi, a casa che vi aspetta la mamma con il biberon”. I ragazzi sono stati identificati e subito rilasciati.
Il responsabile del Viminale torna anche sullo scrittore Roberto Saviano per il quale in mattinata aveva messo in dubbio la necessità di avere ancora una scorta, sollevando le critiche della politica e non solo: “oggi sono stato a inaugurare un centro confiscato ai Casamonica; è grazie all’opera delle forze dell’ordine che si combatte la criminalità, non certo con i libri”. Dimenticando che è proprio per quei libri, e ancor prima per gli articoli scritti, che il giornalista-scrittore è stato pubblicamente condannato a morte dai Casalesi.
“Il sindaco del cambiamento”
Il tema dell’immigrazione è il cavallo di battaglia di Salvini che non delude i presenti. Poi il sostegno a De Augustinis: “è la persona giusta per cambiare, ci vorrà del tempo ma la cambieremo questa splendida Regione. Abbiamo un contratto di governo alquanto impegnativo ma lo rispetteremo” dice il ministro al termine del breve comizio. Poi l’annuncio che coglie di sorpresa le forze dell’ordine: “chi vuole un selfie non ha che da chiedere”. E’ il delirio ma Salvini, che ormai conosce le “sue” piazze, accontenta tutti i fan. Con Candiani che tiene un cono gelato che Salvini, tra uno scatto e l’altro, divora letteralmente. Solo intorno alla mezzanotte la piazza si svuota definitivamente.
Laureti stringe patto con Matera
La candidata del centrosinistra Camilla Laureti, che chiuderà la campagna venerdì pomeriggio 22 giugno al Chiostro di San Nicolò con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, l’appuntamento era al verde attrezzato di Baiano di Spoleto dove ha incontrato Salvatore Adduce e Paolo Verri, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Un incontro nel corso del quale i due rappresentanti della prossima Capitale europea della cultura hanno raccontato la loro esperienza e si sono detti disponibili a collaborare per presentare quella di Spoleto per “Capitale della cultura italiana 2021”.
M5S, rabbia e sgambetti
Intanto s’infiamma il meetup del M5S ormai letteralmente spaccato in due, tra coloro che vorrebbero sostenere la candidatura di Umberto De Augustinis e quelli che sono per Camilla Laureti. Ufficialmente il senatore Stefano Lucidi, l’unico titolato a parlare (sigh, n.d.r.), stamani ha inviato una nota stampa indicando libertà di voto e indicando i punti che i grillini auspicano al centro del prossimo programma di governo. Un programma sposato con singolare sincronismo di tempi, a detta di quei grillini che preferiscono appoggiare a Laureti, dalle liste del centrodestra. Tanto è bastato ad incendiare la chat di whatt app dei pentastellati, che Tuttoggi ha potuto leggere, dove non sono mancate critiche a Lucidi sul cui profilo Facebook, a dispetto dei comunicati, appare evidente il sostegno al candidato del centrodestra. Una situazione che rischia di degenerare e che secondo alcuni potrebbe portare anche ad una vera e propria fuoriuscita di massa dal meetup.
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