Passeggiata mattutina tra gli stand di Eurochocolate per le vie del centro di Perugia per Matteo Salvini. Dopo Silvio Berlusconi, Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte, anche il leader della Lega ha accettato l’invito del patron Eugenio Guarducci ad assaggiare il cioccolatino personalizzato in quella che ormai ha scalzato “Porta a Porta” ed è divenuta la vera terza Camera del Parlamento. E lo sarà fino al 27 ottobre, vista la grande attenzione della politica nazionale sul voto in Umbria.
“Buona domenica dall’Umbria presto libera” è stato il saluto di prima mattina di Matteo Salvini. Che tra gli stand di Eurochocolate ha stretto mani, fatto gli immancabili selfie e risposto a qualche domanda posta da sostenitori. Immancabile, insieme ai selfie, anche qualche contestazione “dei soliti comunisti”.
“Vinceremo?” gli chiede un sostenitore in piazza Italia. “Stravinceremo, non vinceremo!” la risposta di Salvini.
Picconatore, ma non troppo
In piazza IV Novembre Matteo Salvini, sempre accompagnato da Eugenio Guarducci, ha preso in mano l’accetta per contribuire alla scultura di cioccolato. Un po’ imbarazzato, il leader della Lega in questo caso non ha mostrato grandi doti di picconatore. Poi, però, c’ha preso gusto, staccando dal grande blocco pezzi di cioccolato e lanciandoli alla folla che attendeva sotto il palco.
Il programma della domenica
Sabato sera Salvini, dopo la manifestazione a Roma contro il Governo nazionale, è stato a cena all’Hotel Quattrotorri con 700 presenti.
Dopo la passeggiata nel centro di Perugia e la visita ai Baracconi a Pian di Massiano, Salvini sarà a pranzo a Marsciano (sold out con 200 persone, annunciano gli organizzatori).
Il programma della domenica del leader della Lega prevede il comizio pubblico alle ore 16 in Piazza del Popolo a Todi. Città alla quale è particolarmente legato e che lo ha visto più volte presente prima e dopo le amministrative del 2017. “La città di Todi, con la vittoria del centrodestra e il risultato straordinario della Lega – ricordano dal partito – è stato il Comune che ha fatto da ‘apripista’ alle successive conquiste leghiste degli altri comuni umbri“.