Laleh Rashtian, attivista antispecista già protagonista di tante proteste a difesa di animali e alberi, portata in Questura
Incatenata alla Sagra del crostone e corsa del gallo, in corso di svolgimento a Strozzacapponi di Perugia. E’ dovuta intervenire la polizia, con l’ennesima denuncia per manifestazione non autorizzata, per fermare la nuova iniziativa di Laleh Rashtian, attivista antispecista che a Perugia si è resa protagonista di numerose proteste in difesa degli animali e degli alberi. Molte delle quali terminate, come anche in questo caso, con una denuncia.
Dopo il trasferimento in Questura e la denuncia, all’attivista vegan sono stati sequestrati anche megafono e catena, per evitare che potesse ripetere la protesta.
Lei, Laleh Rashtian, parla di azione per fermare lo “scempio”, utilizzando gli “individui animali non umani” per divertimento. “I galli – dice – soffrono già abbastanza, devono patire una non vita di schiavitù, sfruttamento e sofferenza e infine essere uccisi per finire nello stomaco (obitorio cimitero) di necrofagi mangiacadaveri”.
E accusa il sindaco di Perugia per non voler emanare un’ordinanza che vieti tali manifestazioni. “La vera colpa – prosegue -è di chi ancora lo permette”.
Quindi, Laleh Rashtian rinnova il suo appello: “Lasciate in pace gli altri animali!! Loro vogliono essere lasciati in pace, non vogliono né finire nel vostro stomaco né partecipare a “gare”, corse, feste paesane, palii, quintane, corride, sagre ecc.. Non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Vivi e lascia vivere tutti!”.