Rogo Tk-Ast, Espenhahn sconterà una pena di 5 anni in semilibertà. I famigliari delle vittime "Non siamo contenti". Boccaccini "Non è vendetta"
A 16 anni dal rogo della Tk-Ast di Torino, arriva dalla Germania la notizia che l’ex manager della ThyssenKrupp è stato arrestato e ha iniziato, dal 10 agosto scorso, a scontare la condanna di 5 anni di carcere in semilibertà, con l’obbligo di dormire in cella. La sentenza della Cassazione di 9 anni e 8 mesi è stata commutati in 5 anni dal tribunale regionale di Essen, pena massima prevista dalla Germania per questo tipo di reati.
Espenhahn arrestato, i famigliari delle vittime “Non siamo contenti”
I famigliari delle 7 vittime che persero la vita nel rogo di Torino dicono di “non essere contenti” della fine della vicenda giudiziaria. “Quel poco che è stato ottenuto – spiega Rosina Platì, madre di Giuseppe Demasi (una delle vittime) – lo abbiamo solo grazie alle nostre forze, se qualcuno ci fosse stato più vicino, forse, avremmo avuto di più”.
L’operaio superstite, Antonio Boccuzzi “Non è vendetta”
“I tempi nella giustizia sono fondamentali. Sia nel corso del processo che nell’esecuzione della sentenza.
Il 13 maggio 2016 si è chiuso in Cassazione il processo Thyssen. Tutti condannati gli imputati. Solo gli italiani però varcano la soglia del carcere il mattino successivo alla sentenza – è quanto si legge nel commento dell’operaio superstite alla strage, Antonio Boccuzzi – I tedeschi continuano a fare quello che facevano prima, come nulla fosse; più forti della giustizia e dello Stato in cui sembrava giustizia si fosse compiuta. 10 anni di reclusione riconosciuti nel lungo processo di Torino in Germania ne valgono al massimo 5 ma devono essere comunque confermati e questo richiede tempo.
Il tempo quando hai un traguardo da raggiungere deve diventare tuo malgrado il tuo alleato. Pensi che sarà il solito anno che abbiamo trascorso da un grado all’altro ( 5 gradi è durato il nostro processo )
Passa un anno, ne passano due, ne passano molti.
Non è un risarcimento, non è vendetta e solamente l’unico epilogo che si sarebbe già dovuto compiere da tempo e che è stato solo rimandato”.