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RIORGANIZZAZIONE AGENZIA ENTRATE: ODG. DEL PD PER EVITARE DECISIONI AFFRETTATE

Redazione

RIORGANIZZAZIONE AGENZIA ENTRATE: ODG. DEL PD PER EVITARE DECISIONI AFFRETTATE

Ven, 05/02/2010 - 17:46

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Le problematiche connesse alla riorganizzazione uffici territoriali Agenzia delle Entrate, decisione presa dalla Amministrazione dell'Agenzia a livello nazionale e i cui presupposti si fondano ‘sul rafforzamento dell'azione di questa struttura nella lotta all'evasione attraverso una migliore dislocazione delle risorse sul territorio' sono l'oggetto di un ordine del giorno presentato dal gruppo Pd alla Provincia di Perugia. Con il documento, si chiede al Consiglio Provinciale di invitare il Presidente della Provincia e la Giunta provinciale “a porre la massima attenzione al problema, anche in considerazione delle linee di indirizzo dell'Ente che prevedono sostegno alla autonomia dei territori ed al loro sviluppo economico e sociale. Inoltre richiede di “organizzare un'audizione con i vertici provinciali e gli altri soggetti interessati volta a definire una richiesta presso le Autorità competenti di procedere, nell'ambito della riorganizzazione, ad atti volti alla conservazione degli Uffici territoriali della Agenzia delle Entrate, quali garanzia del rispetto della legalità e di autonomia culturale ed economica dei territori”. Nel documento si sottolinea che “il grande processo di trasformazione iniziato quasi dieci anni or sono con la nascita delle Agenzie Fiscali ha permesso fino ad oggi all'Agenzia di raggiungere obiettivi istituzionali sempre più sfidanti in termini di riscossione d'imposta derivante dalla lotta all'evasione fiscale.

Il nuovo assetto ‘riorganizzativo' sottintende la sostanziale destrutturazione dell'attuale modello organizzativo degli uffici locali con il sottrarre le attività di controllo, accertamenti, rimborsi Iva e contenzioso alle Agenzie territoriali per accentrarla in un unico Ufficio provinciale. Un dato oggettivo è la perdita di 20 unità di personale negli uffici di Spoleto e potrà essere di 35 a Foligno, 21 a Città di Castello, 20 a Gualdo Tadino, tutti probabilmente riassorbiti negli uffici provinciali dopo un primo anno di mobilità volontaria”. Nel documento si evidenzia inoltre che “l'economia sommersa, che può essere considerata una delle problematiche più serie dell'economia italiana, è quasi il 18% del PIL e può essere combattuta soltanto attraverso una capillare azione di controllo che, si ritiene, possa essere svolta al meglio non da un depotenziamento, ma da un aumento degli uffici sul territorio che garantiscono la legalità fiscale molto di più rispetto all'accentramento delle attività di controllo in un unico ufficio provinciale. La riorganizzazione degli uffici delle Entrate che l'Agenzia ha già varato in molte realtà sul territorio nazionale, e si appresta a varare nella provincia di Perugia e quindi anche a Spoleto, avrà come conseguenza immediata il possibile blocco momentaneo dell'attività accertatrice, con conseguente rischio di minori entrate tributarie per i prossimi anni. In un tempo di crisi economica, che mostra sempre più la sua drammaticità a livello mondiale con la chiusura di fabbriche, aziende e conseguente aumento della disoccupazione, in Italia si avranno effetti devastanti sulle condizioni di vita dei lavoratori dipendenti e pensionati, con la riduzione del potere d'acquisto dei salari e la riduzione delle tutele sociali causati dai tagli alla spesa pubblica determinati dalle minori entrate tributarie. Dal mese di febbraio, come sostengono alcune organizzazioni sindacali, “una parte fondamentale delle attribuzioni degli Uffici locali e quindi anche dell'Ufficio di Spoleto, spariranno: controlli, accertamenti, rimborsi Iva e contenzioso saranno esclusiva competenza dell'Ufficio di Perugia con evidenti e significativi disagi, sia per i contribuenti interessati sia per i professionisti del settore e le aziende del territorio”. A Spoleto, così come potrebbe accadere per altri territori della Provincia, nell'immediato futuro l'Ufficio si potrà trasformare in una struttura più “snella” con un organico dimezzato rispetto all'attuale e in un'ottica di maggior depotenziamento, si potrebbe arrivare ad una presumibile futura chiusura dell'attuale ufficio territoriale, come già accaduto in altre Province; in questo sistema riorganizzativo, il territorio di Spoleto in particolare e i territori dove erano presenti gli Uffici Territoriali ora trasformati in sportelli (Foligno, Gualdo Tadino, Città di Castello), perderà un'altra importante realtà lavorativa e di servizio alla cittadinanza. In tempi in cui si parla di avviamento al delicatissimo processo di federalismo fiscale, sembra essere contrario ad ogni logica andare ad intervenire in un sistema di controllo fiscale senza tenere conto di quelle che saranno le decisioni prese nell'immediato futuro dalle Autonomie Locali”.


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