di Sergio Grifoni (*)
Sulla riforma delle Circoscrizioni Giudiziarie, ritengo che a Spoleto stiamo rischiando seriamente di perdere l’ennesima ghiotta occasione e chiudere ancora una volta la stalla quando i buoi sono già usciti.
Mentre concretamente la Regione, alcuni parlamentari umbri, insieme ai sindaci dei comuni interessati, stanno elaborando una strategia comune per evitare che gli utenti della Media Valle del Tevere, per i servizi giudiziari, confluiscano nel Tribunale di Spoleto, il Sindaco Benedetti ed il Segretario del PD locale, affidano le nostre ragioni a ridicoli comunicati stampa.
Talmente ridicoli e di pura facciata, da essere ignorati da chi ha il potere di decidere, e scherniti da chi osteggia la riforma suddetta (leggi Sindaco di Todi).
Il Segretario del Partito Democratico spoletino ha dichiarato che, per la Riforma Giudiziaria, è doveroso “aprire un confronto serio e responsabile”.
Ma qualcuno gli ha detto che il confronto si sta per chiudere?
Qualcuno lo ha informato sul fatto che sono mesi ormai che i soggetti istituzionali suddetti si incontrano, si organizzano, propongono correttivi, e che una volta definito il tutto, tornare indietro è difficile se non impossibile? Il Sindaco poi ha dichiarato che: “Nessun livello politico si è prodigato per sostenere Spoleto e che occorre chiedere chiarezza alla Regione”. E come pensa di farlo!? Con un comunicato stampa.
Immaginate la paura che hanno avuto i responsabili regionali ed i parlamentari nel leggere queste considerazioni! Lo stesso Sindaco, in un precedente comunicato del mese di maggio, testualmente minacciò: “Metteremo in campo tutte le azioni possibili perché la riforma resti così com’è.” Domanda: dopo quattro mesi, che cosa ha messo in campo?? Dichiarò ancora: “Mi appello ai rappresentanti politici regionali e nazionali, affinchè si esprimano senza tentennamenti”. Ebbene, molti lo hanno fatto, ma con espressioni che non vanno certo nella direzione da noi desiderata. Ma allora, qual è la strada da seguire?
Il Segretario del PD l’ ha trovata: parlarne, fra una settimana, con qualche personaggio “che conta”, in occasione della festa Democratica di Villa Redenta, ovvero cinque giorni prima dell’avvio ufficiale della riforma. Che tempismo!!! Che bella azione preventiva!!!! Cosa fare allora, veramente, ammesso che ci siano ancora i tempi?
Visto che, purtroppo, nelle stanze che contano, non abbiamo alcuno in grado di vantare la giusta autorevolezza politica, facciamo uscire allo scoperto chi sta remando in altra direzione rispetto alle nostre aspettative. Staniamoli!
Come suggerii qualche mese fa, purtroppo inutilmente, che sia il Sindaco, ufficialmente e subito, ad istituire un Tavolo Istituzionale, chiamando intorno ad esso: Consiglieri ed Assessori Regionali e Provinciali, Parlamentari, Segretari di Partito. Non in occasione di una festa di partito, perché l’interesse è di tutta la città, nella sua interezza. Che vengano da noi a dirci, a viso aperto, come la pensano! Di tutti i partiti e movimenti, sia ben chiaro. Così come da tempo stanno facendo negli altri territori (per ultimo il Consiglio Provinciale aperto ad Orvieto). Chi non parteciperà, si sarà già espresso. L’importante è ricordarselo per il futuro!! Ci accuseranno di voler fare guerre di campanile e dividere i territori? Non fa niente. Per lo meno dimostreremo di non essere fessi e supini.
Se invece l’unica azione istituzionale, rimarrà affidata ad un comunicato stampa di compassionevole protesta, mi fa sentire odore di bruciato.
Vuol dire che si stanno mettendo avanti le mani, perché già si sa che andremo a sbattere la faccia.
(*) Consigliere Comunale Terzo Polo