Doppia vittoria per la città di Foligno: da una parte si restituisce alla città un’area verde togliendola da incuria e degrado, dall’altra si consegna uno degli spazi più belli del centro storico ad un rione ed alla sua comunità di contradaioli.
Da domani mattina, 31 marzo, gli Orti Orfini saranno infatti nuovamente resi fruibili grazie all’impegno del rione La Mora. Ad annunciare la novità, particolarmente apprezzata sia dai residenti della zona che dall’amministrazione comunale, è stato lo stesso priore Alessio Albani, non appena avuta la conferma del comodato d’uso.
Il parco è stato ripulito, l’erba è stata tagliata a dovere e le strutture sono state tirate a lucido. Questa la speciale sorpresa di Pasqua che il rione La Mora farà alla città di Foligno. Gli Orti Orfini, come detto, riapriranno i cancelli domani mattina ma resteranno poi aperti durante il resto dell’anno perché i rionali, oltre a curare la manutenzione periodica, si prenderanno anche l’onore o l’onore di garantirne la fruibilità quotidiana.
“Questo nostro impegno sarà gratuito e volontario – sottolinea il priore del rione La Mora, Alessio Albani – ci piace considerarlo come un gesto di condivisione dall’alto valore civico”. Ed arriva anche l’appello alla cittadinanza, affinché vengano segnalate alle competenti autorità, tutte le eventuali azioni vandaliche o le situazioni di pericolo poste in essere dai frequentatori e da malintenzionati. “Stiamo dando un segnale alla città ed al Comune di Foligno che ha assegnato una sede, considerando che la nostra è ormai da tempo inagibile a causa degli eventi sismici – commenta Albani – noi in cambio offriremo questo servizio, anche perché, quando rientreremo nei nostri locali di Palazzo Antonietti, potremo lasciare un parco pronto per passare ad una nuova gestione, pulito, ordinato e ben frequentato”.
A dirla tutta, gli Orti Orfini avrebbero potuto riaprire i cancelli già da tempo, ma le avverse condizioni meteo hanno fatto inesorabilmente slittare alcuni lavori e si è finiti in pieno periodo primaverile. Un simbolo di rinascita quindi, non solo per un rione della Quintana, ma anche per uno spazio che nel corso degli anni non è mai riuscito a tornare all’antico splendore nonostante ripetuti tentativi e passaggi gestionali. Forze la vera ricetta sarà proprio quella di metterci amore e passione per la propria città.
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