Non accenna ad attenuarsi, ad Umbertide, il clima di tensione successivo alla revoca delle deleghe dei due assessore Montanucci e Violini da parte del sindaco Marco Locchi. In attesa dell’incontro di lunedì 11 dicembre tra il primo cittadino, il segretario regionale Giacomo Leonelli, il segretario provinciale Leonardo Miccioni, la segretaria locale Lucia Ranuncoli e il capogruppo in Consiglio comunale Gianluca Palazzoli, il Partito democratico di Umbertide, di fronte alla grave crisi politico-istituzionale, ha tenuto a precisare: “Locchi Marco, in questi giorni, ha rifiutato confronti con segreteria Pd, capogruppo e organismi sovracomunali. Il Partito democratico cercherà di individuare la soluzione migliore per i cittadini, consapevole che saranno proprio questi a dire l’ultima parola”.
Ci dispiace che questa grave situazione ridia fiato ad una destra locale che non ha mai ricevuto la fiducia e la stima di questa città. E ci dispiace che chi abbiamo individuato per la guida di questa città, e che i cittadini hanno votato, non abbia dimostrato consapevolezza del ruolo affidatogli. Affronteremo con attenzione le prossime ore per poter compiere le scelte più chiare per Umbertide e per rendere evidenti le responsabilità di ognuno
Vanno ovviamente all’attacco le minoranze, a partire da Giovanna Monni (centrodestra): “I cittadini hanno affidato al Pd il governo della città e oggi più che mai si sentono beffati, traditi da una condotta politica e amministrativa volta a garantire rendite di potere personale e non certo l’interesse della comunità”. “Umbertide è sempre più zimbello dell’Umbria – ha sentenziato invece il Movimento 5 Stelle – Siamo di fronte agli ennesimi giochi di due parti che pensano solo al proprio potere fregandosene dei cittadini. Non vogliamo entrare nel merito della questione (lo faremo in seguito), ma quello che ci preme sottolineare su questa vicenda è che finalmente anche il PD ammette che nella gestione del nostro Comune ci sono stati dei gravissimi errori”.