RIFIUTI SANITARI DIMEZZATI DOPO LA PROTESTA A TERNI. IL DOCUMENTO DI REGIONE, PROVINCIA E COMUNE - Tuttoggi.info

RIFIUTI SANITARI DIMEZZATI DOPO LA PROTESTA A TERNI. IL DOCUMENTO DI REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

Redazione

RIFIUTI SANITARI DIMEZZATI DOPO LA PROTESTA A TERNI. IL DOCUMENTO DI REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

Sab, 27/10/2007 - 07:14

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Dimezzamento della quantità di rifiuti sanitari da conferire all'impianto di termovalorizzazione dell'Asm di Terni, che così passeranno da 1600 a 800 tonnellate all'anno. È quanto prevede il documento congiunto presentato ieri dall'assessore regionale Bottini, dal presidente della Provincia di Terni Cavicchioli e dal sindaco della città dell'acciaio, Raffaelli.Altro elemento determinante su cui le tre istituzioni hanno “confermato la convergenza, emersa fin dall'inizio”, è quello dell'innovazione tecnologica volta al miglioramento della qualità ambientale. Uno dei punti cardine del nuovo Piano regionale dei rifiuti, di cui è stata avviata la redazione.”Per la prima volta – ha sottolineato il sindaco di Terni Raffaelli – è stato definito un percorso condiviso, scaturito da uno dei dibattiti più fuorvianti che si sono sviluppati in Umbria su una delibera regionale che ha assolto alla sua funzione di garanzia ambientale e contro la quale le forze politiche che hanno avviato a Terni una raccolta di firme non hanno invece prodotto atti concreti nelle sedi istituzionali per la revoca”.”Vogliamo fare chiarezza – ha rilevato poi il sindaco Raffaelli – sull'impatto ambientale nella Conca ternana, che è sovrastimato nell'opinione pubblica e del quale si fa un uso strumentale. Dai tre inceneritori presenti nella Conca ternana, ossia l'impianto ‘Asm' e le due centrali per la produzione di energia elettrica da biomasse, deriva complessivamente solo lo 0,6% delle emissioni in atmosfera”.

Il documento congiunto è subito stato oggetto dei commenti dei consiglieri regionali di centrodestra.”Finalmente le Istituzioni locali e la Regione – commenta l'esponente di Fi Raffaele Nevi – sembrano aver capito che a Terni non si scherza e che non saremo mai disponibili a diventare la ‘pattumiera' dell'Umbria”. “Questo passo indietro – fa notare Nevi – è il frutto di una grande iniziativa politica del centrodestra e della nostra manifestazione di protesta dello scorso lunedì che ha impedito che si consumasse questo ennesimo atto ai danni di Terni”.”Non mi tranquillizza affatto la marcia indietro sui quantitativi – commenta invece Alfredo De Sio (An) – decisa solo sull'ondata dell'indignazione popolare di tanti cittadini che, con manifestazioni pubbliche, raccolta di firme e prese di posizione personali, hanno detto no a quello che oggi, più di ieri, possiamo definire un tentativo di golpe silenzioso per scaricare sul nostro territorio ciò che oggi si conferma poter essere oggetto, comunque, di trattativa e soprattutto di approfondimento tecnico alla luce di un Piano regionale che tutti definiscono sbagliato, ma che qualcuno vuole continuare ad applicare in modo penalizzante solo per l'ambito ternano”.”La democrazia segna un primo punto a favore dei cittadini. Ma non siamo di certo soddisfatti”: queste le parole di Enrico Melasecche (Udc). “Al momento – dice poi il vice presidente del consiglio regionale – la risposta è incerta e ben poco significativa. Non sono le 800 tonnellate di meno di rifiuti sanitari a migliorare di molto una situazione ormai inaccettabile”.


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